Le opzioni sono uno strumento finanziario molto particolare perché danno la possibilità al trader di trarre profitto non solo attraverso la direzionalità del mercato ma anche per mezzo del trascorrere del tempo o del variare della volatilità. Per questo, chi opera con le opzioni mette in campo tutta una serie di strategie complesse, combinando varie tipologie di tali strumenti e facendo leva sui parametri che ne determinano il valore. In questa guida parleremo del Calendar Spread, una strategia che può essere utilizzata in vari modi, sia che si punti sulla mancanza di direzionalità del mercato, sia che si faccia affidamento ai movimenti ampi.
Opzioni: cosa sono e come funzionano
Prima di affrontare l'argomento del Calendar Spread, è bene avere un'idea di cosa siano le opzioni e delle loro caratteristiche principali. Un'opzione è un contratto con il quale un soggetto assume il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare o vendere entro una certa scadenza un titolo finanziario denominato sottostante a un prezzo prefissato (strike price) che può benissimo differire da quello di mercato, versando una somma di denaro (premio). Se il diritto è di acquistare si parla di opzioni call; nel caso di diritto a vendere si è di fronte a opzioni put.
Le opzioni possono essere:
- ATM (At The Money), quando lo strike price e il prezzo di mercato del sottostante coincidono;
- ITM (In The Money), qualora lo strike price è inferiore al prezzo di mercato del sottostante per le call e superiore per le put;
- OTM (Out of The Money), nel caso in cui lo strike price è superiore al prezzo di mercato del sottostante per le call e inferiore per le put.
Opzioni ATM, ITM e OTM: cosa sono e come funzionano
Sia per le call che per le put, il guadagno è crescente quanto più il mercato si muove nella direzione sperata, mentre la perdita massima è limitata al premio versato se il mercato va in direzione contraria. Le opzioni funzionano quindi come un'assicurazione, perché comportano una perdita minima se si verifica "il sinistro". Le opzioni possono anche essere vendute, quindi in tal caso il premio viene incassato. Questo significa che il guadagno è limitato mentre la perdita massima potenzialmente illimitata per le call e limitata per le put quando il sottostante scende a zero.
Il valore delle opzioni sul mercato, ossia del premio pagato per acquisire il diritto di comprare/vendere a una certa scadenza, dipende da alcuni fattori come la direzionalità del sottostante, la volatilità implicita e il tempo residuo. Questi parametri sono espressi convenzionalmente dalle lettere greche (Lettere dell’alfabeto greco in finanza: quali sono e loro significato): Delta per la direzione del sottostante, Vega per la volatilità e Theta per il tempo.
Calendar Spread: ecco di cosa si tratta
Il Calendar Spread è una strategia che combina opzioni dello stesso tipo con stesso strike price e diversa scadenza. Può quindi essere costruita sia con opzioni call che con opzioni put. Si possono configurare inoltre due tipologie: Long Calendar Spread e Short Calendar Spread. Vediamole nel dettaglio.
Long Calendar Spread
Il Long Calendar Spread consiste nell'acquisto di una quantità di opzioni call a una certa scadenza e nella contemporanea vendita a una scadenza inferiore della stessa quantità di opzioni call e con lo stesso strike price. Si supponga di voler costruire un Long Calendar Spread sulle azioni XYZ con strike price 100. In questo caso si può comprare 1 opzione call (o put) con scadenza dicembre 2023 e vendere contemporaneamente 1 opzione call (o put) con scadenza ottobre 2023. Il pay-off dell'operazione può essere rappresentato graficamente nel seguente modo:
Come è possibile osservare, il massimo profitto si ottiene se alla prima scadenza il prezzo di mercato delle azioni XYZ coincide esattamente con lo strike price, mentre decresce a mano a mano che il titolo si muove in una direzione o nell'altra. La perdita però a un certo punto si arresta ed è rappresentata dalla differenza tra il premio pagato per l'acquisto della call/put dicembre 2023 e quello incassato per la vendita della call/put ottobre 2023. La differenza è positiva perché il premio per scadenze maggiori è superiore a quello per scadenze più basse, per effetto del fatto che il fattore Theta incide maggiormente. Il Long Calendar Spread guadagna se aumenta la volatilità, quindi ha Vega positivo. Questo perché il Vega dalla posizione a scadenza più lunga influenza maggiormente il prezzo di un'opzione rispetto a quello di una scadenza più corta. L'erosione temporale gioca a favore della strategia, poiché più ci si avvicina alla scadenza di ottobre, più il premio incassato perde di valore rispetto a quello pagato.
Short Calendar Spread
Lo Short Calendar Spread è esattamente la strategia opposta e consiste nell'acquistare una quantità di opzioni call (o put) a una certa scadenza e vendere la stessa quantità allo stesso strike price a una scadenza superiore. Riprendendo l'esempio di cui sopra, si acquisterebbe in tal caso 1 opzione con scadenza ottobre 2023 e si venderebbe 1 opzione con scadenza dicembre 2023. La figura che rappresenta il pay-off sarebbe rovesciata rispetto a quella su rappresentata. Quindi, la massima perdita si avrebbe se il prezzo di mercato delle azioni XYZ si trovasse in coincidenza con lo strike price alla prima scadenza di ottobre, mentre il guadagno crescerebbe al variare del sottostante fino a un massimo determinato dalla differenza positiva tra i due premi.
Nello Short Calendar Spread, dunque, il Vega è negativo in quanto la volatilità per l'opzione pagata, che ha una scadenza più corta, è meno impattante rispetto a quella dell'opzione incassata a scadenza più lunga. Il Theta invece è un fattore contrarian, perché via via che ci si avvicina alla prima scadenza l'opzione long perde più velocemente di valore rispetto all'opzione short. Il Delta invece è un fattore positivo, come abbiamo visto, perché più si muove il sottostante più la strategia va in guadagno.