Quando si opera sui mercati derivati dei futures o delle opzioni è molto importante tenere in considerazione un parametro fondamentale: l'Open Interest. In questa guida vedremo nel dettaglio di cosa si tratta, a cosa serve effettivamente e perché non bisogna confonderlo con i volumi.
Open Interest: definizione e funzionamento
L'Open Interest può essere definito come il controvalore del totale delle operazioni aperte sia in acquisto che in vendita esistente in un determinato momento sul mercato dei derivati relativamente a un sottostante. Il numero di contratti aperti di futures o opzioni è determinato dalle operazioni di acquisto/vendita che non sono state chiuse prima di una certa scadenza. Chiaramente questo numero si riduce nel momento in cui chi aveva aperto tali contratti decide di effettuare l'operazione di segno contrario prima della scadenza. Nel caso in cui la posizione non venga chiusa prima che scada, si possono verificare due situazioni: o la consegna fisica del sottostante, per beni fisici come le materie prime e se il mercato lo prevede; o la liquidazione monetaria (cash settlement) nel caso di natura del sottostante intangibile (es. indici azionari).
Come varia l'Open Interest? Ciò dipende dai movimenti di mercato, per cui si possono avere le seguenti situazioni:
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un operatore apre una posizione di acquisto su un derivato e un altro vende allo scoperto. In tal caso entrambi costruiscono una posizione e nasce un nuovo contratto, quindi l'Open Interest aumenta;
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un trader acquista e un venditore liquida una vecchia posizione, quindi non si crea un nuovo contratto. Di conseguenza l'Open Interest rimane invariato;
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un operatore liquida una vecchia posizione short e un trader vende una posizione. Qui l'Open Interest non muta;
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un trader chiude una posizione di acquisto vendendo a un altro operatore che liquida una posizione short. In questa circostanza l'Open Interest si riduce.
Open Interest: la differenza con i volumi
L'Open Interest dà alcuni segnali circa la liquidità nel mercato, per questo potrebbe essere confuso con i volumi riguardo un determinato sottostante. In realtà si tratta di due cose diverse. I volumi indicano quanti contratti sono stati scambiati in una seduta di Borsa per ogni livello di prezzo. Quindi il messaggio che trasmettono è se il mercato abbia interesse o meno per quell'asset e quindi quanto quest'ultimo sia liquido.
L'Open Interest considera solamente i contratti aperti, conteggiando le operazioni in entrata e in uscita nel mercato. In altri termini non dice quanti contratti sono stati scambiati, ma quanti ne sono rimasti. Il messaggio che fornisce in termini di liquidità è dunque quello di indicare quanta ve ne è ancora impegnata negli scambi tra gli operatori e non quanta ne è stata generata. Da tutto ciò poi si ricava l'interesse verso il sottostante, dal momento che vengono considerate tutte le transazioni in apertura e chiusura.
Open Interest: come va interpretato
L'Open Interest si presta a diverse valutazioni ed è uno strumento molto utile per chi tratta in derivati, sebbene vada associato ad altri elementi e parametri per avere un quadro più affidabile della situazione. Nel mercato delle opzioni dà segnali importanti sulle dinamiche del sottostante. Se ad esempio indica che il numero dei contratti call rispetto a quelli put è superiore per un determinato livello di prezzo e una data scadenza, vuol dire che il mercato è sbilanciato verso il rialzo proprio perché il numero di contratti rimasti aperti di quelli che puntano su una crescita del sottostante è maggiore rispetto a quelli aperti degli operatori che stanno scommettendo per un calo.
L'abbinamento dell'Open Interest con la tendenza di fondo del sottostante può segnare la direzione che il mercato sta prendendo e il sentiment degli operatori. Ad esempio, se un sottostante è in trend positivo e l'Open Interest sale, vuol dire che c'è fiducia da parte dei trader e quindi è da aspettarsi che il sottostante continui a salire. Qualora il trend fosse in discesa, un rafforzamento dell'Open Interest potrebbe significare che altri operatori commerciali sono entrati con posizioni ribassiste e quindi il segnale è che il trend in discesa è molto forte in quel momento. Nel caso in cui il mercato è laterale, un Open Interest in aumento potrebbe preannunciare che a breve ci sarà una rottura di supporti e resistenze.
Il messaggio è completamente diverso quando l'Open Interest sta scendendo. In questo caso, se il trend è rialzista vuol dire che il denaro si sta ritraendo dal mercato perché molte posizioni vengono chiuse per prendere profitto. Nella fattispecie in cui il trend è al ribasso, la presa di profitto da parte degli operatori potrebbe essere il preludio a un'interruzione della tendenza.