I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela sui mercati azionari europei, il cui focus odierno sarà tutto rivolto al dato occupazionale in arrivo da oltreoceano. Questo sarà guardato con massima attenzione dalla Federal Reserve per capire come muoversi in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 35.300 punti, sopra i quali dovrebbe proseguire il trend ascendente in direzione dei massimi degli ultimi 17 anni situati nei pressi dei 35.450-35.500 punti. Al contrario la discesa sotto i 35.000 punti andrebbe a indebolire il trend rialzista di breve termine, con un primo target al ribasso posto sui 34.750-34.800 punti.
Tra i titoli da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Banca MPS, dopo le novità arrivate nella serata di ieri e riguardanti la salita della holding Delfin nel capitale dell'istituto senese. Andiamo a vedere i dettagli.
Banca MPS: Delfin diventa il secondo socio
Come emerso dalle comunicazioni CONSOB arrivate nella serata di ieri, Delfin, la holding della famiglia del Vecchio, ha rafforzato la propria partecipazione in Banca MPS salendo al 9,78% del capitale dell'istituto di Rocca Salimbeni. In questo modo Delfin è diventato il primo investitore privato della banca dopo il Tesoro, che ha ancora in mano l'11,7% del capitale dell'istituto toscano.
In precedenza Delfin deteneva il 3,5% del capitale della banca, che era stato rilevato in occasione della vendita da parte del MEF del 15% dell’istituto senese, con la procedura di accelerated bookbuilding. In quell'occasione Banco BPM aveva rilevato una partecipazione del 5%, il gestore di fondi Anima Holding aveva acquistato una quota del 3%, aumentata in seguito al 3,99%, mentre Francesco Gaetano Caltagirone era entrato in possesso del 3,5%, quota secondo indiscrezioni di stampa arrotondata nelle ultime settimane al 5%.
Dal comunicato della CONSOB la salita nel capitale di MPS da parte della famiglia Del Vecchio è iniziata sul finire dello scorso mese di dicembre, quando la holding ha rilevato le azioni del Monte nell’ambito di una complessiva operazione di ’share forward’ e ’collar share forward’.
L'aumento della quota di Delfin va quindi a rafforzare il "nocciolo" italiano e punta a giocare un ruolo fondamentale nella vendita della banca senese. Ricordiamo infine che nel capitale di Banca MPS figura anche il gruppo francese Bpce che, attraverso la controllata Natixis, detiene una partecipazione aggregata in strumenti finanziari pari al 6,398% di Banca MPS.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere le attese per le azioni Banca MPS in Borsa italiana. È stata una nuova giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Banca MPS, con le quotazioni che si sono portate sopra la soglia dei 7 euro che rappresentano i massimi degli ultimi 28 mesi.
Con un'impostazione primaria che rimane confermata al rialzo, le attese nel breve periodo sono per una continuazione del movimento ascendente prima verso i 7,20-7,25 euro e successivamente in direzione dei 7,50 euro.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, aumenterebbero le possibilità di nuovi allunghi fin verso la soglia degli 8 euro. In questo contesto tutte le prese di beneficio, come ha dimostrato più volte negli ultimi mesi l'indicatore delle mani forti, rappresenterebbero delle occasioni di acquisto.
Al contrario solo con la perdita dei 6,45-6,40 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, che si avrebbe un primo indebolimento del quadro grafico. In questo caso dovremmo avere un primo obiettivo ribassista sui 6,05-6 euro e in seguito i 5,75 euro. Nel caso il cui il titolo dovesse violare tali supporti, si aprirebbero le porte per andare a chiudere il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 novembre in area 5,464 euro.
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