È stato un inizio di settimana contrastato sui mercati azionari del Vecchio Continente che, in scia sia alla debolezza del settore tecnologico Usa che ai timori di una BCE pronta a fermare il taglio dei tassi di interesse, hanno chiuso le contrattazioni in ordine sparso.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la prima seduta della settimana quasi sugli stessi valori di venerdì scorso in area 38.450 punti. Dal punto di vista grafico non cambia la view sul listino italiano che, con una la tenuta dei 38 mila punti e il superamento dei 38.500 punti, dovrebbe far proseguire il trend ascendente verso i 38.700-38.750 punti e successivamente i 39 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi supporti di breve periodo situati sui 37.500 punti, dove transita l'indicatore daily del Supertrend.
Tra i titoli da attenzionare in queste ore ci spostiamo a Wall Street con Apple, in particolar modo dopo le novità arrivate dall'azienda di Cupertino e riguardante nuovi investimenti oltreoceano. Andiamo a scoprire le novità in merito.
Apple: investimenti per 500 mld $ negli USA
Nelle scorse ore Apple ha annunciato il suo più grande piano di investimenti destinato agli Stati Uniti, piano che dovrebbe essere superiore ai 500 miliardi di dollari e articolarsi lungo i prossimi quattro anni. Tutto ciò arriva dopo un incontro che si è tenuto la scorsa settimana tra il Ceo della società Tim Cook e il presidente Donald Trump, dopo che la nuova amministrazione aveva minacciato nuovi dazi nei confronti dell'Asia, dove Apple ha un importante presenza.
Come parte di questo pacchetto di investimenti negli Stati Uniti, Apple e i vari partner apriranno un nuovo stabilimento di produzione avanzato a Houston, che sarà rivolto alla produzione di server che supporteranno il sistema di intelligenza personale "Apple Intelligence".
Inoltre Apple raddoppierà il suo U.S. Advanced Manufacturing Fund, creando non solo un'accademia nel Michigan per formare la prossima generazione di produttori statunitensi, ma aumentando i suoi investimenti in ricerca e sviluppo per supportare settori all'avanguardia come l'ingegneria del silicio.
L'impegno da 500 miliardi di dollari include il lavoro di Apple con migliaia di fornitori in tutti i 50 stati, occupazione diretta, infrastrutture e data center, strutture aziendali e produzioni Apple TV+ in 20 stati.
Inoltre il Gruppo di Cupertino ha sottolineato di rimanere uno dei maggiori contribuenti statunitensi, avendo pagato più di 75 miliardi di dollari di tasse nel corso degli ultimi cinque anni, inclusi 19 miliardi di dollari durante l'anno passato.
Inoltre nel corso dei prossimi quattro anni la società prevede di assumere circa 20.000 persone, che andranno ad aggiungersi agli oltre 2,9 milioni di posti di lavoro che l'azienda supporta, la maggior parte delle quali si concentrerà su R&S, ingegneria del silicio, sviluppo software, intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Apple sulla Borsa americana. È una nuova giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Apple, la settima nelle ultime otto sedute, con le quotazioni che si portano sui top dell'ultimo mese in area 248 dollari.
Dal punto di vista operativo una conferma del titolo sopra questi livelli, dovrebbe andare a riattivare il trend primario ascendente con primi obiettivi i 255 dollari.
Nel caso in cui le azioni riuscissero a lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, aumenterebbero le chance di tornare a mettere sotto pressione i massimi di sempre posti sui 260 dollari.
Il superamento di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare ulteriormente la struttura grafica del titolo, con prossimi ambiziosi target posti fin verso la soglia dei 300 dollari, con target intermedi in area 275-280 dollari.
Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i 240 dollari, minimi della scorsa settimana e nelle cui vicinanze troviamo la media mobile a 50 giorni, dovrebbe aprire la strada a delle prese di beneficio, con un primi obiettivo i 232-230 dollari, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend.
La violazione di questi sostegni dovrebbe proiettare le quotazioni in area 225-220 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. La perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei 210-207 dollari e in seguito verso i minimi dello scorso 5 agosto situati vicini alla soglia dei 200 dollari.
Fondamentale diventerebbe non perdere queste ultime aree supportive, per evitare un ulteriore fase discendente, che avrebbe come prossimi target i 190-188 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione quella trendline ascendente che parte dai minimi di gennaio 2023 e congiunge quelli dello scorso mese di aprile.
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