Come usare la stagionalità per fare trading
È sempre meglio utilizzare la stagionalità combinandola con altre tecniche di trading/analisi, questo perché, grazie alla stagionalità, possiamo “azzeccare” la tendenza di uno strumento finanziario, ma non il giusto momento di ingresso, cosa che invece possiamo fare grazie all’analisi tecnica, per esempio.
La sezione Stagionalità è stata creata in collaborazione con forecaster.biz.
Combinare la stagionalità con l’analisi tecnica
L’ analisi tecnica si presta molto bene a lavorare in sinergia con la stagionalità; Infatti potrà dirci quale è il momento corretto per entrare, al rialzo o al ribasso, su un determinato mercato.
Possiamo quindi individuare un mercato dove ci aspettiamo un movimento particolarmente accentuato (come per esempio il rally di fine anno sul mercato DAX visto negli esempi di prima) ed attendere un segnale di ingresso ottenuto dall’analisi tecnica.
L’unione di Stagionalità ed analisi tecnica incrementa notevolmente le probabilità di successo di una operazione di trading, in quanto consente di fare solamente operazioni in direzione di quello che è un trend consolidato da anni.
Esattamente come è molto difficile “azzeccare” una giornata di sole e con alte temperature in pieno inverno, lo stesso vale per i mercati finanziari… Perché mettersi al rialzo in un periodo dove, storicamente, quel mercato/valuta/materia prima è sceso?
Esempio si stagionalità + trend lines
Le trend lines sono uno strumento dell’analisi tecnica tanto semplice quanto efficace. Utilizzate con la stagionalità, sono ancora piu’ potenti.
Nell’ immagine qui sotto vediamo 3 differenti casi:
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Siamo ad inizio anno (punto 1 sul grafico), un periodo dove storicamente, sul DAX, nascono trend rialzisti. Attenderemo la rottura della trend line (rossa) per metterci al rialzo, cosi da avere una doppia conferma (Stagionalità + analisi tecnica). Dopo la rottura della trend line, l’indice tedesco comincia effettivamente a salire;
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Siamo a metà aprile (punto 2 sul grafico), un periodo dove storicamente non cominciano trend ribassisti, ma solamente ritracciamenti, prima di una ripartenza dei prezzi verso l’alto. Nonostante il Il giorno 13 aprile la trend line rialzista blu viene rotta al ribasso, manteniamo la nostra posizione al rialzo. Se avessimo utilizzato solamente l’analisi tecnica, saremmo usciti dalla posizione al rialzo, per metterci short, ovvero al ribasso. L’utilizzo combinato di stagionalità ed analisi tecnica ci ha permesso di ottimizzare al massimo la nostra operatività, evitandoci un errore che ci avrebbe fatto perdere dei soldi;
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Siamo a fine giugno (punto 3 sul grafico), ed i prezzi sono di nuovo nei pressi della trend line vista prima, che sta sorreggendo il trend al rialzo cominciato ad inizio anno; Il 23 giugno i prezzi rompono al ribasso la trend line, dando un segnale ribassista. Questa volta “ascoltiamo” questo segnale, chiudendo la posizione al rialzo e mettendoci al ribasso, visto che il periodo, secondo la stagionalità, è propizio per un ribasso su questo mercato. La rottura della trend line si conferma corretta, con l’indice DAX che continua ascendere, perdendo oltre il 7% dai massimi.
Esempio si stagionalità + indicatori di momentum
Anche gli indicatori e gli oscillatori possono essere usati in sinergia con la stagionalità. In particolare sono molto utili tutti quelli che ci possono dare indicazioni di ipercomprato e ipervenduto, e tutti quegli indicatori che segnalano delle divergenze con il prezzo.
Nell’immagine sotto vediamo l’indice DAX con applicato il MACD, uno degli indicatori di momentum piu’ utilizzati. I massimi di fine giugno sono stati segnati in concomitanza di prezzi del MACD inferiori (divergenza), cosa che, nella maggior parte dei casi, indica un imminente cambio di tendenza.