Lo spread FRA-OIS dell’area euro, un indicatore del rischio di credito nel sistema bancario è balzato ai massimi da metà luglio 2022, riflettendo i crescenti livelli di panico degli investitori per il rischio di contagio derivante dal fallimento di tre banche statunitensi in meno di una settimana. Gli istituti di credito del Vecchio Continente sono stati colpiti in particolare dal crac della Silicon Valley Bank e dalle tensioni per Credit Suisse.
Anche se gli analisti sostengono che il rischio di un contagio da parte di SVB sia minimo, il fallimento della banca statunitense ha intimorito gli investitori circa la solidità dei bilanci delle banche. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sullo spread FRA-OIS.
Lo spread FRA-OIS: cos’è, calcolo e interpretazione
Lo spread FRA-OIS, è un indicatore del rischio di credito nel sistema bancario che misura il differenziale tra un tasso a tre mesi e un tasso overnight index swap (OIS). L'OIS rappresenta il tasso della Banca centrale di un determinato Paese per un certo periodo. Negli Stati Uniti, questo è il tasso sui Fed funds, ma lo stesso discorso può essere applicato all’Eurozona con i tassi della BCE.
Gli swap su indici overnight sono considerati un ottimo indicatore dei mercati del credito interbancario a breve termine. Uno spread tra OIS e tassi a 3 mesi contenuto è il sintomo del corretto funzionamento del mercato, dove il tasso di interesse di riferimento per gli istituti di credito è strettamente allineato con il tasso di mercato per i prestiti societari a breve termine.
Questo spread è ampiamente considerato come un indicatore del rischio del settore bancario: in particolare, una lettura in crescita riflette l'aumento del rischio di prestito interbancario. Questo perché fino al 2008, il differenziale tra i due tassi era sempre stato minimo, fino allo scoppio della Grande Crisi finanziaria. Un’impennata di questo spread può indicare che le società stanno incontrando difficoltà a ottenere finanziamenti e che le banche sono riluttanti a concederglieli.