Da oggi 19 aprile 2021 parte il collocamento del nuovo BTP Futura, il titolo di Stato italiano finalizzato a raccogliere sul mercato le risorse per finanziare le misure di supporto all’economia italiana, duramente provata dalla pandemia di Coronavirus.
Il nuovo BTP Futura, come preannunciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha delle caratteristiche differenti rispetto a quelli proposti con le prime due emissioni. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul bond del Tesoro arrivato alla sua terza emissione.
BTP Futura 2037: caratteristiche e dettagli
Il BTP Futura 2037, ISIN IT0005442089, verrà collocato sul mercato dal oggi 19 aprile al 23 aprile (fino alle 13.00) salvo chiusura anticipata e sarà destinato esclusivamente ad investitori retail e affini, così come avvenuto per le prime due emissioni.
Rispetto ai primi due collocamenti sarà però rivista al rialzo la durata, con la scadenza fissata a 16 anni (scadenza 27 aprile 2037), invece degli 8 e 10 anni dei primi due collocamenti. Il lotto minimo acquistabile all'emissione: 1.000 euro.
Un ulteriore variazione riguarda il premio fedeltà, riconosciuto anche dai primi due BTP Futura e legato alla crescita dell’economia nazionale durante la vita naturale del titolo obbligazionario: stavolta verrà diviso in due tranche ed erogato in momenti diversi.
Agli investitori che acquistano il titolo durante il periodo di collocamento e lo detengono fino al termine dei primi 8 anni (27 aprile 2029) o fino alla scadenza finale, il MEF riconoscerà un premio fedeltà collegato alla crescita del PIL nazionale durante il periodo di vita del titolo. Il premio verrà corrisposto in due momenti diversi:
Alla scadenza dei primi 8 anni, gli investitori che avranno detenuto il titolo sin dall’emissione avranno diritto a un premio intermedio pari ad un minimo dello 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%.
Alla scadenza finale del titolo, dunque dopo i successivi 8 anni, solo agli investitori che avranno continuato a detenere il titolo sin dall’emissione, verrà corrisposto un premio finale che presenta due componenti: la prima pari ad un minimo dello 0,6% fino ad un massimo dell’1,8% del capitale investito (legato al Prodotto Interno Lordo nei primi 8 anni) e la seconda pari ad un minimo dell’1% fino ad un massimo del 3% del capitale investito (legato al PIL tra il 9° e il 16° anno).
BTP Futura 2037: cedole con meccanismo Step-up
Il nuovo BTP Futura presenterà poi delle cedole nominali semestrali che seguiranno il meccanismo step-up, ovvero verranno calcolate sulla base di tassi fissi crescenti nel tempo. Nel dettaglio, nei primi 4 anni le cedole avranno un tasso cedolare fisso, per poi aumentare ogni 4 anni fino alla scadenza naturale dell’obbligazione.
La serie dei tassi cedolari minimi garantiti sono di seguito riportati, mentre quelli definitivi saranno annunciati i 23 aprile, al termine del collocamento, e non potranno comunque essere inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti comunicati all’avvio del collocamento. Vediamo i rendimenti minimi dei vari Step:
- Step 1 - 0,75% fisso dal primo al quarto anno;
- Step 2 - 1,20% dal quinto all’ottavo anno;
- Step 3 - 1,65% dal nono al dodicesimo anno;
- Step 4 - 2% dal tredicesimo al sedicesimo anno.
BTP Futura 2037: collocamento e aspetti fiscali
Il titolo è stato collocato alla pari (prezzo 100 euro) attraverso il MOT di Borsa italiana, ovvero il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato, e le banche dealer sono Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze si riserverà la facoltà di chiudere anticipatamente l’emissione, come comunicato in una nota dal dicastero, ma comunque non prima del 21 aprile, terzo giorno programmato dell’emissione.
Chi acquisterà il titolo al collocamento non pagherà alcuna commissione di sottoscrizione, mentre dal punto di vista fiscale anche al BTP Futura si applicherà la tassazione agevolata del 12,5% valida anche per gli altri titoli di Stato, e sarà riconosciuta l'esenzione dalle imposte di successione su cedole e premio fedeltà.
Il titolo potrà essere sottoscritto rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto titoli o attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online.