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La FED torna a far sentire la sua voce sul mercato ed i metalli preziosi soffrono
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Se l'oro ha arrestato la sua corsa a ridosso di 1750$, l'argento ancora non ha trovato la forza di superare la critica resistenza di area 18
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Manca la conferma dei prezzi, ma dovesse il Silver superare le resitenze il trade long potrebbe avere ambizioni di medio periodo molto interessanti
L’ennesimo intervento a gamba tesa di Powell sui mercati con l’annuncio dell’acquisto diretto di obbligazioni corporate, che si andrà ad aggiungere all’intervento già deciso di comprare gli ETF operativi nello stesso ambito, ha infiammato le Borse. La facility SMCCF messa in campo dalla FED per acquistare ETF legati al mondo del credito vedrà così una discesa in campo della banca centrale anche sul mercato secondario per acquistare direttamente bond che soddisferanno certi requisiti di rating e scadenza (inferiore a 5 anni).
I mercati finanziari con questa mossa si sono gasati e sembrano poco preoccupati per i focolai cinesi di Covid-19. La scommessa è invece su una ripresa economica più forte del previsto nel secondo semestre del 2020 anche grazie a nuove misure che l’amministrazione americana metterà certamente in campo in vista dell’appuntamento elettorale di novembre.
Una serie di bazooka che hanno fermato la corsa dei metalli preziosi. Non che all’orizzonte si intravedono rialzi nei rendimenti a lunga scadenza dei Treasury americani (attualmente il decennale staziona attorno a 0.75%), ma la politica monetaria della FED è probabile rimanga così espansiva fino al 2021. I mercati hanno già scontato tutto questo come si vede anche dalla moderato debolezza maturata dal Dollaro in queste settimane.
L’oro da aprile è incapace di salire sopra 1750 $ l’oncia in un trading range che trova compratori 100 $ sotto e venditori in prossimità della resistenza. Il cugino povero del metallo giallo, l’argento, a sua volta ha trovato in area 18$ una seria opposizione che impedisce al Silver di spiccare il volo.
Il grafico rimane però molto interessante. Se area 14 $ nei mesi di marzo ed aprile 2020 ha fornito ancora una volta una eccellente opportunità di ingresso, l’argento non riesce a scrollarsi di dosso quella fastidiosa sotto performance rispetto all’oro che accende più di una perplessità tra di trader desiderosi di fare scommesse anche in termini relativi.
Il momento appare però vibrante. Come vediamo dal grafico una figura di testa e spalla ribassista è in formazione. Figura teorica ma che se dovesse cedere 16.90 diventerebbe formale con arretramento del Silver fino all’area compresa tra 15 e 15.50. A quel punto le aspettative per il futuro sarebbero molto ridimensionate.
Ma visto che l’argento è stato dimenticato da molti ciò che osservo con maggiore attenzione ed interesse è invece il lato opposto, ovvero quello bullish. Lo faccio perché mi rendo conto che una fase di così lungo consolidamento può portare ad un’esplosione della volatilità improvvisa. Certo servono le conferme dai prezzi, ma i livelli chiave sono secondo me compresi tra 18.80 e 19 $ l’oncia.
Un argento che va a superare questi prezzi è destinato a regalare in prospettiva grandi soddisfazioni ed è per questo che tra gli ordini pending lascio aperto quello long XAG a 19.05. Se il mercato all’improvviso virerà decidendo di uscire da questo torpore voglio essere presente sul Silver.