Il petrolio è una risorsa essenziale per produrre energia e ancora viene utilizzato in quantità crescente per soddisfare il fabbisogno mondiale. La lotta al cambiamento climatico dei Paesi di tutto il mondo e il conseguente passaggio graduale verso forme di energia più pulite renderanno però il combustibile fossile sempre meno richiesto negli anni.
I tempi ancora sono lontani, in quanto per il momento famiglie e imprese non possono fare a meno di questa risorsa. Tuttavia, gli investimenti nel petrolio da parte dell'industria energetica tendono a diminuire e alcuni Paesi come l'Arabia Saudita da qualche anno hanno iniziato a cercare altri business per diversificare dall'oro nero le loro fonti di entrata.
La produzione di petrolio è però ancora al centro di grandi polemiche, creando una diatriba infinita tra gli ambientalisti e i Paesi produttori. Ma chi sono in questo momento le nazioni con la quota di mercato maggiore nella produzione del combustibile?
Vediamolo con una classifica che riepiloga i primi 10 Paesi al mondo di produzione del petrolio, che comprende il greggio, gli altri liquiditi petroliferi, i biocarburanti e i prodotti derivanti dalla lavorazione delle raffinerie. La graduatoria è stata stilata dall'
Energy Information Administration (EIA) l'11 aprile 2024 basandosi sui dati alla fine del 2023. Questi 10 Paesi rappresentano il 73% della produzione mondiale.
Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono il primo produttore al mondo di petrolio, con 21,91 milioni di barili al giorno e una quota di mercato del 22%. Gli USA hanno raggiunto l'indipendenza energetica nel 2022, con le esportazioni di petrolio che per la prima volta hanno superato le importazioni. Fino al 2005 la più grande potenza economica mondiale è stata un grande importatore di greggio, ma quell'anno la scoperta dello scisto ha cambiato tutto. Lo scisto è un tipo di roccia da cui si estrae il greggio attraverso una nuova tecnologia, detta fracking, che comporta la fratturazione e la trivellazione orizzontale.
Arabia Saudita
L'
Arabia Saudita è al secondo posto con
11,13 milioni di barili giornalieri e una quota di mercato dell'11%. Riyadh è il principale esportatore al mondo e peso massimo dell'
OPEC+, il cartello dei Paesi esportatori. Le entrate della nazione araba sono in gran parte determinate dal greggio, anche se negli ultimi anni il Regno guidato dal principe ereditario
Mohammed bin Salman ha utilizzato le ricchezze derivanti dal petrolio per investire in altri settori quali le infrastrutture, i trasporti, i viaggi, l'intrattenimento e lo sport. Lo scopo è proprio quello di diversificare le proprie fonti di entrata.
Russia
Il podio è completato dalla Russia, che produce 10,75 milioni di barili giornalieri e detiene una quota complessiva vicina all'11%. Mosca è anche tra i più grandi esportatori, sebbene dall'invasione dell'Ucraina di febbraio 2022 le forniture agli altri Paesi - soprattutto all'Europa - siano crollate drammaticamente.
Canada
Al quarto posto troviamo il Canada, con una produzione di 5,76 milioni di barili giornalieri e una quota di mercato del 6%. Nel Paese nordamericano si trovano riserve enormi, soprattutto le sabbie bituminose dell’Alberta. Alcune delle principali società energetiche del mondo - tra cui Enbridge, Suncor e Imperial Oil - hanno sede in Canada.
Cina
Quinta della classifica è la Cina, grazie a una produzione di 5,26 milioni di barili al giorno e a una quota di mercato del 5%. Pechino è anche tra i più grandi consumatori mondiali, con davanti solo gli Stati Uniti. Questo ha fatto sì che il calo della domanda da parte del Dragone a causa del rallentamento dell'economia negli ultimi anni abbia messo sotto pressione le quotazioni del petrolio.
Iraq
L'Iraq si attesta al sesto posto, per effetto di una produzione di 4,42 milioni di barili quotidiani e una quota mondiale del 4%. È tra i Paesi con le maggiori riserve nel sottosuolo.
Brasile
Al settimo posto si posiziona il Brasile, con 4,28 milioni di barili prodotti al giorno e una quota di mercato del 4%. Secondo Rystad Energy, società norvegese di consulenza energetica, il più grande Paese sudamericano potrebbe diventare uno dei primi cinque produttori di greggio al mondo entro il 2030 e mantenere questa posizione per gli anni a venire.
Emirati Arabi Uniti
All'ottavo posto della graduatoria troviamo gli Emirati Arabi Uniti. Abu Dhabi produce 4,16 milioni di barili al giorno e possiede una quota di mercato del 4%. L'estensione del Paese è limitata, ma proprio in questo fazzoletto di terra si trovano alcune delle riserve più grandi al mondo.
Iran
L'Iran è nono con una produzione di 3,99 milioni di barili giornalieri e una quota di mercato del 4%. Il Paese arabo ha una posizione importante oggi, in quanto coinvolto nella guerra in Medio Oriente e, essendo anche un importante esportatore, potrebbe limitare l'offerta complessiva del combustibile.
Kuwait
In coda alla classifica troviamo il Kuwait, con un livello di produzione che si attesta a 2,91 milioni di barili giornalieri. Il Paese detiene una quota di mercato del 3%. Secondo i dati governativi, il petrolio rappresenta la metà delle entrate del Paese del Golfo.