L'oro continua ad aggiornare i massimi storici mentre gli operatori rimangono focalizzati sui recenti dati macroeconomici e sulle dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve. Ieri alcuni membri della Banca centrale USA hanno lasciato aperta la porta a ulteriori tagli dei tassi di interesse, sottolineando che i tassi attuali pesano ancora molto sull'economia statunitense.
“Nei prossimi 12 mesi, abbiamo ancora molta strada da fare per portare il tasso di interesse a qualcosa di simile alla neutralità”, ha detto il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee. Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha invece dichiarato che prevede di ridurre i tassi di interesse di un quarto di punto in ciascuna delle prossime due riunioni del FOMC (qui il calendario dei meeting Fed).
Ieri gli indici PMI hanno mostrato che l'attività delle imprese statunitensi si è espansa a un ritmo leggermente più lento nella prima parte di settembre, mentre le aspettative sono peggiorate. In questo contesto, il metallo giallo prosegue al rialzo in scia al deciso trend rialzista già in atto da inizio agosto, toccando nuovi record oltre i 2.630 dollari l’oncia.
Gli operatori ora rimangono in attesa dei dati di venerdì sull’inflazione USA misurata dal deflatore PCE, la metrica preferita dalla Fed. Dati in linea con le aspettative della Banca centrale o più deboli del previsto, potrebbero fornire ulteriore benzina al rialzo del metallo prezioso.
La prospettiva di ulteriori tagli al costo del denaro, con un'inflazione che si sta dirigendo verso l’obiettivo, sono infatti visti come positivi per l'oro. Vediamo quindi il quadro grafico del metallo prezioso e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative
Le quotazioni dell’oro sono evidentemente impostate al rialzo nel breve periodo, in particolare dai minimi registrati nell’agosto scorso in area 2.400 dollari l’oncia. Da quel momento, i prezzi hanno virato al rialzo, dapprima violando l’importante resistenza a 2.525 dollari per poi aggiornare i massimi storici nelle ultime sedute.
In caso di ritracciamento, l’attuale struttura tecnica favorirebbe strategie long. Tuttavia, per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano ancora una fase di potenziale debolezza fino alla fine di settembre, seguita da una ripartenza al rialzo fino a metà ottobre.
A livello operativo quindi, si potrebbe attendere un movimento di ritracciamento verso i vicini supporti prima di considerare strategie long. Nel dettaglio, l’area di prezzi presso la quale si potrebbero sfruttare segnali di inversione è quella compresa tra i 2.600 e i 2.570 dollari l’oncia.
Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 2.660 dollari l’oncia, mentre un target più ambizioso potrebbe essere posto sul livello tondo a 2.700 dollari. Il quadro grafico si manterrà favorevole ai compratori finché verrà difesa area 2.500 dollari l’oncia.
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