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L'argento è una delle materie prime che offre la possibilità all'investitore di investire senza utilizzare contratti futures;
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Dopo il crollo di fine marzo sotto i minimi del 2016, l'argento ora insidia le resistenze di area 18-19 $ per oncia;
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Il rapporto tra oro ed argento è decollato a marzo a 120 per poi rientrare velocemente negli ultimi giorni. Attenzione a quota 90, sotto avremmo un'inversione di lungo periodo
Tra le poche materie prime che non soffrono del cosiddetto effetto negativo del rolling c’è sicuramente l’argento. Una materia prima che rientra tra i cosiddetti metalli preziosi e che può essere scambiata ad un prezzo spot esattamente come l’oro. Nessun contratto future di mezzo quindi. Il Silver vede la sua produzione consumata prevalentemente a livello industriale (circa il 59%), l’oro non arriva a al 10%. Teoricamente quando il prezzo dell’argento sale dovremmo avere un segnale di risveglio delle attività industriali.
Da questo punto di vista molto interessante anche analizzare il rapporto di forza relativa tra Oro e Argento, il cosiddetto Gold/Silver ratio. Anche in questo caso la teoria dice che una maggiore forza dell’oro segnala ricerca di porti sicuri dal mercato, in caso contrario il denaro cerca investimenti più produttivi.
Gold/Silver ratio: cosa ci dice su questa fase di mercato
Andiamo ad analizzare entrambe queste grandezze perché stiamo attraversando una fase di mercato molto interessante. Il prezzo spot dell’argento è rimasto molto indietro rispetto a quell’oro. Basta pensare che nel 2016 il Silver quotava attorno a 13-14 $ l’oncia come a fine marzo. L’oro invece stava a 1100 $ nel 2016, poco sotto 1500 $ a fine marzo. Un rapporto di forza relativa che ha fatto letteralmente esplodere il Gold/Silver ratio a 120 once d’argento per una d’oro.
Da fine marzo però c’è stata la vigorosa reazione dell’argento che in poche sedute è risalito a quota 18 $ l'oncia. Come vediamo dal grafico tra 18 e 19 si annida una resistenza molto importante che sta ingabbiando i prezzi in una fase laterale da molto tempo. Strappare sopra questa resistenza dopo tanto tempo di “anestesia” darebbe all’argento una spinta pazzesca al rialzo. Siccome non è però la prima volta che il prezzo arriva da queste parti la prudenza è d’obbligo.
Alla stessa conclusione arriviamo osservando la parte inferiore del grafico. Il rapporto Oro/Argento è infatti rientrato all’interno del canalone rialzista dopo gli eccessi di marzo. Anche in questo caso non siamo lontani da una zona di supporto (quella di 90) alla quale è giusto portare rispetto. Sotto questo livello non ci sarebbero grandi dubbi. Lunghi di argento e corti di oro sarebbe uno dei trade più gettonati dei prossimi anni.
Come nel caso di tanti indici di mercato o valute siamo arrivati ad uno snodo critico per i mercati. Considerando che spesso e volentieri gli eccessi (in questo caso rialzisti per l’oro vs argento) trovano nella misura di segno opposto spesso un’intensità maggiore, il numero 90 di rapporto tra oro e argento sarà uno spartiacque da monitorare con attenzione.
Per chi volesse cavalcare il trend rialzista del Silver è quotato in Italia un ETC molto liquido e capitalizzato come il WisdomTree Physical Silver. In alternativa Xtrackers Physical Silver. Per chi invece vuole giocarsi il trading range sempre WisdomTree offre un ETC Silver Daily Short senza leva. Ricordiamo sempre che questi strumenti incorporano il rischio emittente a differenza degli ETF.