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Le quotazioni del petrolio WTI sono sostenute dal calo dell'offerta causata dagli effetti dell'uragano Laura sull'industria petrolifera USA. Vediamo l'analisi tecnica
Seduta all’insegna dei rialzi per il petrolio WTI, che al momento della scrittura si attesta a 43,43 dollari al barile. A spingere gli acquisti sulla materia prima è l’effetto dell’uragano Laura, con l’industria petrolifera a stelle e strisce che si sta preparando al suo impatto.
Petrolio WTI: l’impatto dell’uragano Laura fa abbassare la produzione USA
Gli effetti dell’uragano Laura stanno impattando gravemente sull’industria energetica americana, che ha tagliato la produzione di greggio negli Stati di Texas e Louisiana ad un ad un ritmo simile a quello del 2005, quando gli USA sono stati colpiti dall’uragano Katrina. Mentre le autorità hanno ordinato a centinaia di migliaia di abitanti di spostarsi verso l’interno del Paese, i meteorologi stimano che questo fenomeno atmosferico possa arrivare a venti fino a 185 kilometri l’ora.
Per gli esperti, l’uragano Laura potrebbe raggiungere la categoria 4, la seconda più disastrosa nella scala Saffir-Simpson. I produttori di petrolio hanno sfollato 310 impianti offshore, con un taglio di 1,56 milioni di barili al giorno, pari all’84% della produzione del Golfo del Messico. Le stime indicano come domani sarà il giorno in cui la tempesta arriverà sulle coste americane colpendo una zona che rappresenta il 45% della capacità totale di raffinazione americana e il 17% della produzione di greggio. Nel tardo pomeriggio di oggi sono attesi i dati delle scorte EIA.
Petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
A dispetto dei timori sul fronte della domanda causati dal rischio di una seconda ondata della pandemia, dai minimi della seconda metà di aprile le quotazioni del petrolio WTI sono riuscite a recuperare il terreno perso dal 5 marzo scorso. Da un punto di vista grafico, è positiva la capacità delle quotazioni di mantenersi al di sopra della linea di tendenza ottenuta collegando i lows del 27 maggio e 14 giugno 2020, con le quotazioni che sono anche riuscite a spingersi oltre il livello orizzontale a 40,42 dollari, espresso dai top del 7 giugno 2020.
Se i due livelli appena menzionati non dovessero venire violati, la salita dei compratori avrebbe la possibilità di estendersi verso la resistenza a 50,51 dollari, lasciata in eredità dai minimi del 6 agosto 2019. Viceversa, una discesa al di sotto della soglia psicologica a 40 dollari corroborerebbe la validità della divergenza di inversione bearish che si osserva sull’RSI settato a 14 periodi, con i venditori che potrebbero incrementare la loro pressione anche fino al sostegno a 29,11 dollari.
Nel breve periodo è possibile che si verifichi un riassorbimento di parte degli ultimi rialzi. In questo senso si potrebbero valutare strategie di stampo short da 43,05 dollari, con stop loss a 43,60 dollari e obiettivo a 42,50 dollari.