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Le quotazioni dell'argento stanno evidenziando una forte debolezza nelle ultime sedute. Vediamo i motivi e l'analisi tecnica della materia prima
Continuano i ribassi per l’argento, che nelle ultime cinque sedute ha lasciato sul terreno oltre il 20% del valore. Le performance del metallo grigio durante la discesa sono ben peggiori rispetto a quelle dell’oro nell’ultimo periodo, in quanto l’argento è molto più sensibile al ciclo economico essendo molto utilizzato in ambito industriale.
Vi sono infatti sempre più timori in merito al rallentamento della ripresa generato dalla possibilità di nuovi lockdown per l’accelerazione dei contagi. Oltre a questo poi, il settore dei preziosi in generale è indebolito dal rafforzamento del Dollaro USA e dal recente incremento dei tassi reali negli USA.
A peggiorare la situazione sono state le parole del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che al Congresso USA ha ribadito la maggiore importanza che al momento hanno gli stimoli di natura fiscale. A tal proposito non si è ancora trovata una soluzione in merito al nuovo piano di stimoli, con Democratici e Repubblicani che si stanno focalizzando più sulla nomina del nuovo giudice della Corte Suprema.
Argento: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le quotazioni dell’argento hanno iniziato un deciso ribasso dopo aver testato la linea di tendenza che unisce i top del 7 agosto e 2 settembre 2020. La situazione è peggiorata dapprima con la violazione della trendline disegnata con i lows del 28 luglio e 12 agosto 2020, per poi deteriorarsi ulteriormente oggi con il breakout del livello dinamico ottenuto collegando i minimi del 16 marzo a quelli del 24 giugno 2020.
Con quest’ultima rottura, i prezzi del metallo grigio potrebbero ora allungare la loro discesa fino ai 18,86 dollari, dove transita il supporto orizzontale lasciato in eredità dai massimi dello scorso 8 gennaio e il 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto il movimento ascendente partito durante la seconda metà di marzo 2020. Nel breve periodo si potrebbe sfruttare la figura di doppio minimo intraday per valutare una strategia di natura long da 22,24 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 21,5 dollari, mentre l’obiettivo a 23,6 dollari. Nel medio periodo la correzione sembra però essere destinata a proseguire.