- Continua il flusso di denaro verso gli ETF obbligazionari che ormai rappresentano il 20% degli ETF globali
- L'offerta di ETF obbligazionari è sempre più varia ed a buon mercato
- A distanza di 5 anni il 95% dei fondi attivi che investono in high yield e bond emergenti non sono capaci di battere il benchmark
Con i mercati azionari freschi reduci di nuovi massimi storici ed ora in fase correttiva non sembra proprio venire meno l’appeal degli ETF obbligazionari nonostante rendimenti sempre più modesti. Questo è quello che emerge da un’analisi di First Bridge Data sui flussi di ETF negli Stati Uniti. Nonostante rappresentino solo il 20% degli asset totali in ETF, gli strumenti obbligazionari hanno visto flussi netti in ingresso nel 2019 per 156 miliardi di Dollari. Altri 22 miliardi sono arrivati nella prima settimana di febbraio sui timori alimentati dal Corona virus sui mercati globali.
La possibilità di effettuare velocemente arbitraggi dall’azionario al reddito fisso mantenendo intatta la diversificazione di portafoglio ed i costi di gestione rappresentano evidentemente un plus degli ETF tarati sul reddito fisso. Aprendo il catalogo di qualsiasi gestore di ETF l’offerta a reddito fisso è ampia, esaustiva e conveniente. L’ho fatto anche io utilizzando l’ottimo sito di Justetf.com.
Voglio coprire l’asset class monetaria? Con 10 punti base all’anno esistono diversi ETF in Euro che investono in strumenti a brevissima scadenza, liquidi e soprattutto che rimuovono l’onere in carico ad ogni investitore singolo di rinnovare ogni volta a scadenza il titolo.
Vogliamo allungare la scadenza comprando titoli governativi? Che la valuta sia l’Euro piuttosto che Dollaro con addirittura 7 punti base saremo in grado di coprire tutto lo spettro della curva dei rendimenti. Se poi ci vorremo sbizzarrire sui tratti di curva nessun problema. Segmenti come 1-3, 3-5, 5-7, 7-10, oltre 10, oltre 25, insomma c’è l’imbarazzo della scelta.
Vogliamo aumentare l’esposizione al credito societario? Anche qui con meno di 10 punti base abbiamo la possibilità di investire in ampi panieri di obbligazioni societarie investment grade anche a tasso variabile. Ci piace il credito ad alto rendimento? A partire da 20 punti base all’anno possiamo acquistare ETF High Yield con vari profili di rating. Dai Fallen Angels alle BB fino ai bond emergenti in la copertura è garantita con ETF di vario tipo.
Se poi vogliamo mettere un po’ di pepe all’esposizione obbligazionaria strumenti subordinati e convertibili possono essere utili allo scopo. Tutti questi ingredienti possono essere disponibili con e senza rischio di cambio.
Naturalmente il grande dibattito attorno agli ETF obbligazionari imperversa. E’ fuori discussione la loro capacità indubbia di replica in assenza totale assenza di alfa, ovvero la capacità di un gestore di generare valore aggiunto su un mercato molto complesso ed in alcuni casi illiquido, come quello dei bond. Il riferimento è soprattutto ai mercati emergenti e high yield.
Anche questa teoria è facilmente smontabile e per farlo basta andare a verificare l’ultimo report SPIVA. Questo report curato da S&P Dow Jones Index mostra le capacità dei fondi di battere il benchmark su diverse scansioni temporali. Sulla base degli ultimi dati 2019, a distanza di 1 anno più l’80% dei fondi high yield ed emergenti non batte il proprio benchmark . A distanza di 5 anni la percentuale sale addirittura al 95%.
Diciamo che sotto questo punto di vista l’ETF appare vincente giustificando le tante masse che stanno defluendo dagli attivi a favore dei passivi.