Quella del titolo è una domanda alla quale è ovviamente impossibile dare una risposta. Possiamo però cercare qualche indizio di mercato emerso in questi primi mesi dell’anno. Una delle indicazioni più forti è sicuramente quella che porta al mercato obbligazionario.
La veloce risalita dei rendimenti a lungo termine americani (il trentennale offre adesso rendimenti ben superiori al 2%) ha messo in difficoltà gli investimenti di questa natura. L’indice Barclays US Aggregate in versione total return sta perdendo oltre il 2% da inizio anno.
Evento che sarebbe raro, anzi rarissimo qualora questo risultato dovesse essere quello di chiusura 2021. Infatti dal 1977 sono stati solo 3 gli anni negativi per l’indice. Nel 1994 la perdita fu del 2,9%, nel 1999 dello 0,8%, nel 2013 del 2%.
Prima di capire quali sono stati i portafogli di investimento migliori (ma anche i peggiori) in queste annate negative per i bond, è opportuno considerare le performance dell’indice azionario S&P 500, dei tassi di interesse monetari ed il tasso di inflazione.
Le Borse, sempre in versione total return, chiusero i 3 anni sopra citati sempre in positivo. Un modesto +1,3% nel 1994, +20,9% nel 1999 e +32,1% nel 2013. Per quello che riguarda i rendimenti del mercato monetario nel 1994 giravano al 4,2%, nel 1999 al 4,6%, mentre nel 2013 i tassi erano a 0,05%. Infine l’inflazione. Bassa in tutti e tre gli anni con 2,6%, 2,1% e 1,4% rispettivamente nel 1994, 1999 e 2013.
Dopo questa carrellata di numeri andiamo ai portafogli di investimento che in diverse occasioni abbiamo già presentato su Investire.biz. I rendimenti espressi sono in termini reali, in dollari americani e sono presi dal sito Portfoliocharts.com.
Investimenti: i portafogli migliori e peggiori
Cominciamo dai peggiori. Nell’arco delle tre annate non c’è dubbio che i più deludenti sono stati il Golden Butterfly, l’All Seasons e il Permanent. Nel confronto con gli altri portafogli questi tre hanno collezionato le performance medie peggiori. Nel 1994 l’All Seasons chiuse con il peggior risultato a -6%, il Golden Butterfly a -4,3%.
Nel 1999 il peggior risultato fu sempre del Golden Butterfly anche se con segno positivo (+1,8%) seguito dal Permanent (+2,5%). Infine il 2013. Pessimo il Permanent anche qui con -2,4% seguito da All Seasons a +1,4%. Andiamo adesso ai migliori. Qui i vincitori sono indubbiamente due portafogli. Il No Brainer Portfolio e il Rick Ferri Portfolio.
Nel 1994 praticamente nessuno dei più celebri portafogli di investimento portò a casa dei segni positivi. L’azionario non guadagnò quasi nulla. L’obbligazionario perse terreno e l’inflazione era sopra al 2%. Il No Brainer riuscì però a chiudere a -0,1% seguito dal Rick Ferri a -0,7%.
Nel 1999 il No Brainer superò di poco meno di 3 punti il Rick Ferri rispettivamente con +18,1% e +15,7%.
Infine nel 2013 ancora la stessa classifica. No Brainer a +22,7% e Rick Ferri +19,8%. I link alle recensioni che nel tempo ho costruito sui portafogli citati permetteranno ai lettori di approfondire le allocazioni di ciascuno di questi per comprendere quali sono state le cause di queste performance.
Non sappiamo se il futuro ricalcherà le orme del passato ma se il mondo obbligazionario sarà perdente qualche indicazione per quale dovrebbe (e non dovrebbe) essere l’asset allocation del 2021 qui è emersa.