Messo in archivio il terzo trimestre 2024 andiamo a vedere i migliori e i peggiori ETF quotati sul mercato per capire tendenze benigne e maligne di breve periodo. Cominciamo dai migliori.
Cina su tutti. Tra gli ETF con una capitalizzazione di almeno 50 milioni di euro HSBC Hang Seng Tech strappa la palma del migliore con una performance positiva del 35% seguito da Kraneshares CSI China Internet a +30%, Ubs Msci China a +28%, Xtrackers CSI300 swap a +28%. Quest’ultimo è il fondo da oltre 1 miliardo di euro che meglio ha fatto nella replica di uno degli indici cinesi più importanti, il CSI300.
Abbandonando la Cina, il primo ETF non cinese di spessore che troviamo tra i migliori è Xtrackers Msci Thailand con un guadagno trimestrale del 22%. Segue Xtrackers Msci Philippines e poi, interrompendo il dominio asiatico, iShares S&P500 Utilities con una performance del 17%. Sempre con performance in doppia cifra tra gli altri Xtrackers World Utilities, Amundi Msci Indonesia, Ishares Asia Property Yield, Xtrackers Msci Malesia.
Non ci sono grandi commenti da fare. La decisione cinese di tagliare i tassi di interesse ed annunciare manovre finalizzate a combattere deflazione, rallentamento economico e crisi del real estate per ora si sono propagate a livello continentale in modo importante.
ETF: e tra i peggiori del terzo trimestre 2024 chi troviamo?
La prima dei worst performers è la borsa turca con iShares Msci Turkey in calo del 23% seguita da iShares Blockchain Technology giù del 17%. Se diversi sono gli ETF legati al mondo crypto anche l’universo seminconduttori ha preso fiato come dimostra il -13% di Hsbc Global Semiconductor. Male il settore auto europeo in calo del 12% con iShares Stoxx Europe 600 Automobiles. Chiudiamo il calo in doppia cifra trimestrale con SPDR Msci Europe Technology.
Osservando questi dati verrebbe fa dire che le tendenze dominanti hanno deciso di prendersi una pausa. I semiconduttori e la tecnologia in generale ad esempio vengono da un rialzo annuo superiore al 50%, triennale del 80% e le prese di profitto sembrano essere stato un normale passaggio di consolidamento.
Dall’altra parte troviamo una Cina che nonostante il recente rimbalzono colleziona ancora oggi (indice Csi 300) un saldo triennale negativo.
Se le tendenze stanno cambiando e questo trimestre rappresenterà un passaggio cruciale per questi due segmenti di mercato, lo scopriremo a fine anno quando conferme o smentite si sommeranno ad altre rivelazioni-delusioni sul mercato degli ETF.