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Due novità nel mondo degli ETF che arrivano da UBS con la quotazione di due strumenti a replica passiva di indici governativi cinesi e giapponesi.
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L'ETF che investe in bond governativi cinesi compra emissioni in valuta locale con scadenza compresa tra 1 e 10 anni
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L'ETF che investe in bond governativi giapponesi ha il grande vantaggio di acquistare JBond con scadenza entro i 3 anni
Interessante novità quella arrivata da UBS alla fine del mese di aprile. La società svizzera ha deciso di mettere in quotazione due nuovi ETF che investono in due big currency del mondo asiatico. Stiamo parlando di Cina e Giappone. Entrambi strumenti interessanti perché possono essere inseriti all’interno di un portafoglio di investimento soprattutto in chiave tattica.
Cina: investire sui titoli governativi cinesi con un ETF in Renmimbi
Cominciamo dall’ETF Ubs ETH Jpm CNY China Government Bond 1-10. Il nome dello strumento dice già tanto ma è evidente che l’oggetto dell’investimento sono i titoli governativi cinesi emessi in CNY. L’aspetto che distingue questo prodotto dall’altro giù quotato da tempo di xTrackers è la focalizzazione sui tratti di curva 1-10 anni che consente di ottenere una duration del portafoglio di poco superiore a 4. Considerando lo spread sui Treasury americani in allergamento negli ultimi mesi, il rendimento a scadenza del portafoglio è molto vicino al 2% a cui va sottratto il TER di 0,33%.
L’ETF si concentra su un universo di investimento che include non solo i bond governativi, ma anche quelli emessi dalle tre banche di interesse nazionale cinesi controllate dal governo (le Policy Bank): Agricultural Development Bank of China (ADBC), China Development Bank (CDB), ed Export-Import Bank of China (Chexim).
I titoli che entrano nel paniere devono essere quotati sul mercato interbancario cinese e andare a scadenza entro i successivi 10 anni. I bond sovrani devono avere un taglio minimo da $1 miliardo, mentre per le Policy Bank cinesi il limite scende a circa $400 milioni. E’ previsto un cap alle singole emissioni di ognuna delle tre Policy Bank, fissato al 20%. Strumento quindi perfetto per scommettere sulla forza del Renmimbi nei prossimi mesi.
Giappone: investire in Yen limitando il rischio duration
Se la Cina rappresenta il quarto mercato per volume di emissioni obbligazionarie, il Giappone rappresenta il terzo. Il secondo ETF messo in quotazione da UBS è interessante perché va ad investire su una valuta utilizzabile soprattutto per coprire i rischi di portafoglio nei momenti di tensione, non certamente per l’appetibilità del rendimento.
Ecco perciò che l’ETF UBS Japan Treas 1-3 Y UCITS ETF JPY copre una lacuna finora esistente nel mondo degli strumenti a replica passiva quotati sul mercato italiano. Se infatti l’ETF di xTrackers che investe in bond governativi giapponesi non ha limiti di duration, quello di UBS permette di investire solo sui tratti di curva compresi tra 1 e 3 anni. Una qualità non indifferente se consideriamo i rischi di duration che incontra chi compra bond a scadenza lunghissima con tassi zero.
L’indice che verrà replicato è il Bloomberg Barclays Global Japan Treasury 1-3 e replica la performance delle obbligazioni governative giapponesi in valuta locale. Ottimo strumento tattico in momenti volatili di mercato. Due belle novità per chi è abituato a diversificare dal punto di vista valutario il proprio investimento.