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Questa settimana focus sul Sandwich Portfolio e la sua allocation 55/45;
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Il portfolio punta sulla diversificazione geografica per ottenere extrarendimenti;
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Riadattiamo il portafoglio per un investitore italiano utilizzando strumenti low cost come gli ETF
Altro appuntamento con i portafogli di investimento americani più celebri. Dopo il Coffeehouse portfolio rimaniamo in tema “alimentare” parlando del Sandwich Portfolio. L’asset allocation è stata ideata da Bob Clyatt, un professionista della finanza che all’età di 42 anni ha deciso di aderire al modello di vita della semi libertà finanziaria gestendo al meglio il proprio denaro.
Come negli articoli precedenti ho deciso di trasformare il portafoglio originale made in USA in qualcosa di più sensato ed adatto ad un investitore italiano. Vediamo subito quella che è l’asset allocation del Sandwich Portfolio e i pesi delle relative asset class:
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20% Large Cap Blend
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8% Small Cap Blend
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6% International
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10% Int’l Small Cap Blend
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6% Emerging Markets
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30% Intermediate Bonds
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11% International Bonds
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4% Cash
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5% REITs
Compresi i REITs, l'esposizione azionaria di questo portafoglio arriva al 55%. La componente dei bond è molto semplice e si basa su titoli di Stato a medio termine per il 30% e obbligazionario internazionale per l’11%. Il Cash è pari al 4% e la componente azionaria si divide nettamente tra americana ed internazionale. Nel dettaglio, al 28% di USA a cui si affiancano azioni internazionali dei Paesi sviluppati per il 16% e il 6% di titoli di mercati emergenti. Non andiamo molto lontano da un allocation tradizionale se non fosse per la presenza di 18 punti di società a bassa capitalizzazione.
Sandwich Portfolio: i pesi per l'investitore italiano
Dopo aver visto la suddivisione originale tra le diverse asset class del Sandwich Portfolio, ora prendiamo il portafoglio originale e rimodelliamolo con ciò che è più adatto per un investitore italiano. Ecco come sarebbe composto:
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20% azionario America Large Cap Blend + 6% azionario internazionale: l’ETF Vanguard FTSE Developed World (codice ISIN IE00BKX55T58) rimane la scelta ideale. Esposizione globale a Paesi sviluppati per catturare la crescita futura dell’economia mondiale.
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6% azionario emergente: ancora una volta si può andare su uno degli ETF meno costosi del lotto come il Vanguard FTSE Emerging Market (codice ISIN IE00B3VVMM84) che ci permetterà di mantenere una coerenza di esposizione. Utilizzando gli indici FTSE infatti nel mondo emergente non ci sono Paesi come Corea e Polonia, che ritroviamo nell’ETF mondiale sviluppato.
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8% America Small Cap Blend + 10% Internazionale Small Cap Blend: qui ritroviamo il problema visto già altre volte, ovvero dell’assenza di un ETF internazionale che investa nelle small caps. La soluzione migliore potrebbe quindi essere quella di utilizzare due ETF, uno con focus America e l’altro Europa. L’ETF iShares EMU Small Cap (codice ISIN IE00B3VWMM18) può servire allo scopo ottenendo l’esposizione Vecchio Continente. Mettere tutti i 10 punti sul piatto dell’Europa è un po' forte e quindi facciamo un’inversione di ruoli con 8% all’Europa e 10% all’America con l’ETF SPDR Russell 2000 US Small Cap (codice ISIN IE00BJ38QD84)
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30% Treasury a Medio Termine + 4% Cash: l’investimento nella componente obbligazionaria a medio termine è anche piuttosto agevole da replicare tramite ETF. Anche in questo caso la scelta ricade sullo strumento più liquido a maggior capitalizzazione. L’ETF iShares Eur Government Bond 3-5 yrs (codice ISIN IE00B1FZS681) che investe in titoli di Stato UE con scadenza compresa fra 3 e 5 anni. Questo strumento può essere utile a stabilizzare il portafoglio seppur con ambizioni di rendimento al momento piuttosto ridotte. Il Cash lo unifichiamo a questo tipo di investimento sostanzialmente privo di rischio.
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11% obbligazionario internazionale: un po' di bond internazionali non guastano mai nel portafoglio per diversificare, e allora spazio all’Amundi JPM Global Government Bond (codice ISIN LU1437016204) per avere una copertura globale a cambio aperto.
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5% REIT: l’investimento con questi strumenti legati a doppio filo al mondo immobiliare può essere fatto con ETF globali oppure più focalizzati al mondo europeo. Preferisco sempre, nel rispetto di un equilibrato fattore di rischio valutario, investire a livello globale. A tal proposito l’ETF SPDR Dow Jones Global Real Estate (codice ISIN IE00B8GF1M35) offre questa copertura.
Il Sandwich Portfolio è così completo. Bassi costi con copertura globale ed un’esposizione allo stile small cap importante. Un classico 55/45 che secondo il pensiero del suo creatore è adatto alla gestione efficiente di una vita lavorativa vissuta part-time dopo aver accumulato un patrimonio importante.