In questo articolo ho deciso di elencare una lista di strumenti in grado di ridurre il rischio di perdere soldi quando i tassi di interesse salgono. Prima di tutto bisogna mettere in chiaro che la misura di quanto questo rischio sia concreto su uno specifico strumento finanziario obbligazionario è definita dalla cosiddetta duration.
Attenzione alla modified duration
Attenzione però perché bisogna distinguere tra duration, ovvero l’indicatore che viene comunemente utilizzato per misurare il rischio di tasso d’interesse di un titolo obbligazionario esprimendo il numero di anni necessari per rientrare dall’investimento, e modified duration. Questo ultimo indicatore permette infatti di calcolare la variazione percentuale del prezzo di un titolo nell’ipotesi di un determinato movimento istantaneo dei tassi (per convezione si assume 1%).
Sarà proprio la modified duration quel numerino che ci darà subito la percezione di quanto rischio stanno correndo i soldi che pensiamo di aver messo al sicuro su strumenti obbligazionari. Quindi una duration modificata di 7, quella mediamente in essere oggi sui più comuni indici obbligazionari, determina che un rialzo immediato dei tassi di 100 punti base (1%) verrebbe incorporata nel prezzo dell’obbligazione con un calo del 7% circa di prezzo.
Proprio questa misura della duration modificata offre la giusta prospettiva per l’analisi che sto per fare. Come detto a causa dei bassi tassi di interesse gli indici più comuni del mercato obbligazionario hanno duration effettiva attorno a 7. Ad esempio iShares Global Aggregate Bond Eur hedged secondo l’ultima scheda ha una duration di 7,2.
Investimenti: come limitare la modified duration
Ma cosa possiamo fare per limitare questo numero e quindi difenderci meglio in una fase di rialzo dei tassi sfruttando al tempo stesso il rinnovo delle scadenze delle obbligazioni a nostro vantaggio per aumentare le aspettative di rendimento del portafoglio?
Scegliere quegli strumenti che investono in obbligazioni a tasso variabile, ovvero indicizzati ad un parametro espressione dei tassi monetari di mercato, oppure con short duration convenzionalmente compresa tra zero e 3 anni.
In entrambe i casi la duration inferiore a 1/1,5 limita i danni per un rialzo dei tassi in questo caso di breve termine (quelli governati dalla banca centrale per intenderci), ma sfrutta immediatamente a proprio vantaggio il rimborso e contestuale reinvestimento in obbligazioni a più alto rendimento.
Un paniere di ETF contro il rischio duration
Di seguito un paniere non esaustivo ma sufficiente a mio modo di vedere per adempiere a questo compito senza avere un rischio di cambio aperto.
- Lyxor Euro Overnight Return UCITS ETF ISIN FR0010510800 (investimento in depositi a vista)
- SPDR Barclays 1-3 Year Euro Government Bond UCITS ETF ISIN IE00B6YX5F63 (titoli di stato europei con scadenza compresa tra 1 e 3 anni)
- Amundi Floating Rate Euro Corporate 1-3 UCITS ETF EUR ISIN LU1681041114 (obbligazioni corporate investment grade europei a tasso variabile)
- Lyxor BofAML EUR Short Term High Yield Bond UCITS ETF ISIN LU1617164998 (obbligazioni corporate high yield con scadenza compresa tra 1 e 3 anni)
- Xtrackers MTS Ex-Bank of Italy BOT Swap UCITS ETF ISIN LU0613540268 (titoli di stato italiani con scadenza inferiore ai 12 mesi)
Attualmente quasi tutti questi strumenti offrono rendimenti prospettici attorno a zero se non in alcuni casi inferiori. Se però l’inflazione nei prossimi mesi dovesse convincere le banche centrali dell’opportunità di ricominciare ad alzare i tassi con rischi contenuti l’investimento potrà beneficiare di questa nuova fase grazie a scadenze ravvicinate e conseguenti rinnovi a condizioni di rendimento più favorevoli all'investitore.