Mercati finanziari, vaccinazioni e pandemia non sono mai stati così vicini e intrecciati come negli ultimi 15 mesi. Ma cosa succede quando un Paese che pensava di essere uscito dal tunnel dei contagi ripiomba dentro l’incubo? Una prima risposta l’abbiamo osservando quello che sta succedendo a Taiwan.
L’isola al largo delle coste cinesi ha fatto registrare improvvisamente un boom di casi che ha preoccupato le autorità poco preparate a gestire un’emergenza che in realtà nel 2020 aveva solo sfiorato la popolazione. Nuove restrizioni e soprattutto effetto sorpresa che dall’inizio della pandemia aveva fatto registrare solo 12 morti.
Meno dell'1% della popolazione ha ricevuto un vaccino proprio per la minore percezione di un pericolo che era stato ben gestito fin da gennaio 2020 dalle autorità locali con blocchi agli ingressi. Debellare il Covid-19 senza vaccinazione tuttavia appare impossibile ed ecco che anche le Borse locali pagano dazio perdendo in poche sedute il 15%.
Taiwan: le minacce oltre al Covid
Non c’è solo il Covid a disturbare il sonno degli investitori. Nel corso di un'intervista a CBS News sul tema della carenza di chip, il presidente di TSMC Mark Liu e l'Amministratore Delegato di Intel Pat Gelsinger, hanno palesato un seppur ancora remoto rischio di uno scontro diplomatico miliare con la Cina che potrebbe sfociare nell’invasione di Taiwan.
Del resto Pechino rivendica mire di controllo da tempo considerando storicamente Taipei un suo possedimento. L’obiettivo cinese è anche TSMC, il leader mondiale della produzione di microchip di alta gamma. Bloccare o conquistare questa azienda avrebbe impatti su scala mondiale molto forti. Il gruppo rappresenta un peso massimo per l’indice azionario di Taiwan rappresentando oltre un quarto della capitalizzazione complessiva.
Investire nella Borsa di Taiwan con gli ETF
iShares offre un ETF a replica fisica con sottostante l’indice iShares MSCI Taiwan 20/35 e ISIN IE00B0M63623. Questi numeri indicano la necessità di costringere il primo gruppo per capitalizzazione, TSMC, ad un peso massimo del 35% con le altre società con cap al 20%. Il paniere MSCI è costituito da 87 società che dal 2008 hanno consentito agli investitori un ritorno annuo eccellente e superiore al 17%.
Gli indicatori ci dicono che il dividend yield è interessante (2,4%) a fronte di un P/E forward a 17 e un P/BV di 2,5. Due terzi dei titoli del listino lavorano nel mondo dell’information technology. Seguono finanziari al 15% e materials al 7%. L’ETF di iShares ha un costo abbastanza elevato di 0,74% per anno che si riflette tutto in una tracking difference rispetto al benchmark che oscilla mediamente tra 0,5% e 1%.
Tutto sommato contenuto lo spread bid-ask dell’ETF con percentuale che oscilla mediamente a 0,2% del prezzo di quotazione. Dopo la correzione piuttosto violenta degli ultimi giorni per ora arginata seppur a fatica dalla trendline rialzista, per chi vuole scommettere su questa Borsa orientale l’ETF è servito.