Negli Stati Uniti i prezzi delle case stanno diventando sempre più alti, rischiando di creare una bolla immobiliare in grado di scatenare l'ennesima crisi finanziaria. L'allarme viene lanciato da tempo da più parti alla luce dell'inflazione immobiliare che sta colpendo in particolar modo alcune città del continente americano.
Nella sola Phoenix l'indice di misurazione dei valori degli appartamenti elaborato da S&P CoreLogic Case-Shiller è cresciuto del 29,3% nel mese di giugno di quest'anno rispetto al 2020, a San Diego del 27,1%, mentre a Seattle del 25%.
Nel complesso il parametro si assesta a +18,6%, il dato più alto dal 1988. Questo è sufficiente per tenere vigile la Federal Reserve sull'andamento dei prezzi delle case e su come questo potrà riflettersi nella misurazione dell'inflazione e nell'economia americana.
Fed: l'inflazione da affitti potrebbe crescere fino al 6,9%
Proprio due economisti della Fed di Dallas, Xiaoqing Zhou e Jim Dolmas, hanno completato un rapporto secondo cui da quando è scoppiata la pandemia i tassi di inflazione degli affitti sono diminuiti drasticamente dal 3,7% al 2%.
Il problema è che, con un mercato immobiliare in forte espansione come questo, anche le locazioni sono destinate a esplodere. I due esperti segnalano che storicamente ogni volta che si è registrato un incremento del prezzo delle case, gli affitti hanno seguito a ruota.
Questo significa che presto gli investitori dovranno aspettarsi un'impennata dei canoni esattamente come si è verificato per gli immobili. Se finora non c'è stata questa stretta correlazione è perché all'inizio della pandemia il Governo ha imposto una moratoria federale sugli sfratti che ha impedito l'aumento delle pigioni.
Joe Biden ha cercato di estendere la moratoria, ma la Corte Suprema l'ha stoppato revocando il limite sulle locazioni. Questo potrebbe essere un elemento che favorirà la ripresa della crescita dei prezzi degli affitti in armonia con quelli delle case.
Per tale ragione Zhou e Dolmas si aspettano un aumento del 3% dell'inflazione da affitti nel 2022 fino a raggiungere il 6,9% nel 2023, che sarebbe l'incremento più veloce degli ultimi 30 anni. Il risultato è che l'inflazione generale si spingerebbe ben oltre il target del 2% auspicato dalla Banca Centrale USA e persisterebbe molto più a lungo di quanto previsto.
Inflazione da affitti: 3 titoli su cui puntare
Se l'analisi dei due esponenti della Fed dovesse essere corretta, come potrebbe essere sfruttata la situazione in Borsa? A tal proposito vi sono 3 fondi immobiliari quotati su cui varrebbe la pena puntare, vediamoli insieme.
AvalonBay Communities
AvalonBay Communities è un fondo immobiliare quotato al NYSE, che investe in case. All'inizio di quest'anno la società possedeva 79.856 appartamenti, tutti nel New England, nell'area metropolitana di New York City, in quella di Washington, a Seattle e in California. In Borsa la performance nell'ultimo anno è stata circa del 47%, con una capitalizzazione complessiva di quasi 32 miliardi di dollari. La società distribuisce un dividendo di 6,36 dollari per azione, che rende il 2,77%.
Essex Property Trust
Essex Property Trust è un fondo immobiliare specializzato negli investimenti di case soprattutto nella costa occidentale degli Stati Uniti. Nella Borsa di New York negli ultimi 12 mesi le azioni sono cresciute del 56%, raggiungendo una capitalizzazione di 21,5 miliardi di dollari. Il dividendo è di 8,36 dollari per azione, con un rendimento del 2,53%.
Equity Residential
Equity Residential è un fondo di investimento immobiliare ed è anche il secondo più grande proprietario di appartamenti negli Stati Uniti e il decimo più grande gestore. Alla fine dello scorso anno possedeva ben 309 proprietà composte da 77.889 unità abitative sparse nel Sud della California, a San Francisco, Washington, New York City, Boston, Seattle e Denver. Dall'anno scorso di questi tempi il titolo in Borsa è cresciuto del 50,69%, capitalizzando 3,15 miliardi di dollari. La società stacca una cedola di 2,41 dollari per azione, con un dividend yield del 2,87%.