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La FED dà il via al Secondary Market Corporate Credit Facility e immette nuova liquidità nei mercati;
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L'operazione sarà gestita dal Fondo BlackRock e montano le polemiche sul conflitto d'interessi;
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La BCE in futuro potrebbe copiare la FED ed entrare nel mercato degli ETF allargando il PEPP.
La FED di nuovo in campo. Ormai è diventata la protagonista indiscussa nel palcoscenico che vede tutti gli attori recitare la loro parte nella lotta strenua contro il Coronavirus. Da oggi la Banca Centrale guidata da Jerome Powell darà l'avvio l'acquisto massiccio di ETF che hanno come sottostante obbligazioni emesse da privati. La decisione dà seguito all'annuncio che era stato fatto il 9 di aprile quando il numero uno della FED aveva detto che sarebbero stati movimentati 750 miliardi di dollari attraverso un veicolo ad hoc per comprare Bond sia Invesment Grade sia High Yield. Una mossa di portata storica ben più rilevante di quella che diede il via al primo Quantitative Easing di Ben Bernanke in risposta alla crisi dei mutui sub-prime del 2008.
Come la FED comprerà gli ETF
La Banca Centrale USA si avvarrà del supporto di BlackRock per implementare l'operazione, utilizzando il Secondary Market Corporate Credit Facility (SMCCF). Attraverso tale strumento si cercherà di mettere nel portafoglio tutti quegli ETF quotati nei mercati americani che prima di tutto hanno un rating investment grade. In via residuale si inseriranno anche quelli che fanno parte del junk bond market, confinati a tale gradualità per effetto della penalizzazione ricevuta negli ultimi tempi dalle agenzie di rating. La FED quindi terrà conto della crisi pandemica che si è resa responsabile del downgrade. Oltre questo ci saranno altri fattori che verranno considerati come ad esempio lo stile di gestione degli ETF, l'ammontare e le condizioni del debito sottostante da parte degli emittenti dei Bond, il volume delle attività gestite, nonché anche la frequenza e la leva utilizzata nelle operazioni di trading relative all'ETF.
L'SMCCF sarà in grado di mobilitare un fiume di denaro che si aggirerebbe intorno agli 1,8 trilioni di dollari. L'operazione avverrebbe in tre fasi: inizialmente ci sarebbe l'accumulazione degli ETF e il mantenimento; successivamente si passerebbe alla fase di monitoraggio delle operazioni in essere con eventuale aggiustamento; infine, una volta che gli effetti delle prime due fasi hanno raggiunto gli effetti sperati, ci sarebbe una sorta di tapering con una diminuzione graduale della presenza della FED. E' importante precisare che le obbligazioni che costituiranno il sottostante degli ETF non avranno una scadenza maggiore dei 5 anni e la Banca Centrale USA non comprerà più del 20% di ogni singolo ETF.
Tutto questo in attesa che prenda il via nei prossimi giorni il piano dove la FED comincerà anche ad acquistare Treasury Bond sul mercato primario attraverso un veicolo sponsorizzato dal Tesoro USA. Il Congresso ha approvato una legge a tal proposito che permette alla Banca Centrale americana di gestire una linea di credito di 454 miliardi di dollari da iniettare sul mercato finanziario.
BlackRock in conflitto di interessi?
Sono montate parecchie polemiche sulla presenza della più grande società di investimento al mondo. Oggi BlackRock gestisce un patrimonio di oltre 7 trilioni di dollari ed è l'assoluto dominatore del mercato degli ETF. Secondo quanto dichiarato al New York Times da Todd Rosenbluth, responsabile della divisione di ricerca sugli ETF e Fondi di Investimento presso la società CFRA, la FED si appresterebbe a comprare gli ETF che BlackRock è intenzionata a vendere. Questo creerebbe un conflitto di interesse notevole. Dal canto suo la FED ha tenuto a precisare che Washington non pagherà alcuna commissione al BlackRock per tutti quegli ETF che farà a titolo personale e non nell'ambito del capitale dato in gestione dalla FED. Secondo alcuni, questa sarebbe una giustificazione molto relativa essendo che comunque la somma data in gestione si aggirerebbe intorno ai 4 trilioni di dollari l'anno.
L'operazione della FED potrebbe stimolare la BCE
Secondo alcuni analisti la cifra esorbitante messa in gioco vedrebbe la FED molto esposta al rischio di perdite colossali visto lo scarso merito creditizio di buona parte dei junk bond da iscrivere a bilancio. In questo la BCE si è mossa nella stessa direzione con il programma anti pandemico PEPP, una volta che ha accettato in garanzia anche i titoli spazzatura. La sfida per il futuro dell'istituto di Francoforte guidato da Christine Lagarde potrebbe essere quella di adottare un piano di acquisto di ETF che incorporano i Corporate Bond esattamente come ha fatto la FED. Questa ipotesi era stata avanzata poco più di un mese fa da Peter Kazimir, Governatore della National Bank di Slovacchia, e membro del consiglio direttivo della BCE. Secondo Kazimir, la questione è molto tecnica e quindi è stata demandata allo studio degli esperti, ma nulla esclude che in futuro possa essere perseguita questa strada. Ovviamente tutto deve ricondursi ai target di politica monetaria dell'Eurotowe. Le querelle nate negli ultimi tempi in seno all'Europa, culminate con la sentenza della Corte Costituzionale tedesca, forse non rendono il clima ideale per una mossa di questa portata.