Il rialzo dei tassi di interesse ha mietuto vittime nel mondo obbligazionario, ma in quello che investe in obbligazioni societarie c’è chi si è già messo alle spalle questo passaggio storico delicato. Sto parlando degli ETF che investono in bond spazzatura o high yield. L’assenza di una formale recessione, condizioni creditizie tutto sommato non critiche vista l’abbondante liquidità a disposizione delle aziende e un mercato azionario ben intonato, hanno permesso alla componente obbligazionaria più volatile e rischiosa di toccare nuovi massimi proprio in queste ultime settimane nella versione total return, ovvero comprensiva delle ricche cedole offerte e che hanno più che compensato i pochi fallimenti (default).
L’ETF iShares Euro High Yield per rimanere in Europa, dal 2010 a oggi ha realizzato una performance complessiva del 75% superando i massimi del 2021. Tutta altra storia quella vissuta dai corporate investment grade, ritenuti più affidabili secondo il merito creditizio delle agenzie di rating. Sempre l’ETF di iShares, ma questa volta Euro Corporate Investment Grade, ha realizzato una performance dal 2010 a oggi che è praticamente pari alla metà, il 35%.
Traducendo il tutto in rendimenti annui composti scopriamo che i bond high yield europei dal 2010 hanno offerto un tasso annuo di crescita del 4,2% con una volatilità sempre del 4,3%. Le obbligazioni investment grade hanno ritornato invece il 2,2% con una volatilità del 3,2% (dati al 20 maggio 2024).
ETF Corporate High Yield e Investment Grade: duration, un fattore decisivo
In questo modo abbiamo anche la misura del premio per il rischio offerto dai titoli spazzatura, 200 punti base tondi tondi. Pesa, ma non è decisivo, l’andamento degli ultimi 5 anni dove la più lunga duration dei corporate investment grade ha decisamente zavorrato la performance. Il -2% dell’ultimo lustro fa il paio con il +10% degli high yield.
Come detto la duration è un fattore che si è rivelato decisivo e che a sua volta potrebbe, in caso di ribasso dei tassi, essere un fattore stavolta positivo per le obbligazioni societarie di qualità. A oggi la duration di un ETF europeo di questo tipo è di 4,5, ma solo un paio di anni fa superava i 6 anni. Il rendimento alla scadenza medio incorporato nell’ETF del 3,6% ha quindi davanti un orizzonte non impossibile per essere quanto meno riportato a casa dall’investitore.
Per i bond high yield tradizionalmente la duration è sempre più bassa. Oggi 2,3 anni per un rendimento superiore al 6,5%.
Due ETF che possono quindi diversificare il tradizionale investimento in titoli di stato europei privi di rischio valutario. I premi per il rischio appaiono ancora contenuti su entrambe i fronti se pensiamo che un paniere di bond governativi della zona Euro offre il 3% (anche se con una duration più lunga di 7).
Indubbiamente il vincitore degli ultimi 15 anni che emerge dal confronto tra bond societari sono proprio le obbligazioni spazzatura che hanno premiato il rischio più di quello che è successo per i bond di maggiore qualità.