Cosa sono gli Shark fin Certificate? Quali caratteristiche hanno e quando conviene sfruttarli a proprio vantaggio? Partiamo dal nome, Shark Fin, ovvero “pinna di squalo”, deriva dalla forma del loro payout. La forza di questi strumenti finanziari è quella di proteggere totalmente il capitale investito, con la possibilità di guadagnare sulle variazioni di prezzo del sottostante. Vediamo altri dettagli importanti.
Certificati Shark Fin: cosa sono, caratteristiche e a quali investitori si rivolgono
I certificati Shark Fin sono strumenti finanziari particolarmente adatti agli operatori che hanno una visione moderatamente rialzista su un sottostante, che sia una materia prima, un indice o un titolo azionario, ma soprattutto che vogliono proteggere il loro capitale contro i possibili ribassi, senza perdere l’occasione di sfruttare eventuali rialzi dei prezzi.
Questi prodotti sono indicati per profili di rischio medio/basso e investitori con una chiara previsione sull'andamento dell'asset sottostante. I certificati Shark Fin sono quindi strumenti finanziari strutturati con capitale garantito.
Come accennato precedentemente, il nome "Shark Fin", che sta per “pinna di squalo”, deriva dalla somiglianza della curva di rendimento con le pinne di uno squalo che emergono dall'acqua. Si tratta di un tipo di derivato opzionale (opzione knock-out).
I certificati Shark Fin classici sono ideali nei mercati moderatamente rialzisti, dal momento che consentono una partecipazione al rialzo completa fino a un determinato livello massimo (Barriera). Il vantaggio per gli investitori sta nel fatto che possono partecipare a un eventuale rialzo di un sottostante, mantenendo al contempo la garanzia della protezione del capitale.
La barriera è di tipo americana, non europea. Con una barriera di questo tipo se viene superata la Barriera durante la vita del prodotto, il certificato rimborserà a scadenza il valore nominale più un premio fisso, non importa se dopo quell’evento il sottostante scenderà, quotando a scadenza sotto barriera.
Una volta toccata la barriera americana il prodotto si comporta di fatto come un obbligazione con cedola fissa a scadenza e il suo valore dipenderà dalle dinamiche del mercato dei tassi di interesse e dal rischio credito dell'emittente. Vediamo ora insieme come funzionano nel dettaglio.
Certificati Shark Fin: come funzionano
Per comprendere il meccanismo dietro ai certificati Shark Fin facciamo un esempio, ipotizzando uno prodotto della durata di quattro anni su un sottostante, protezione 100% sul capitale, rimborso 1 a 1 in caso di performance tra 0 e 30% e premio al 20% se la performance a scadenza supera la barriera posta al 30%. In questo caso, alla scadenza del certificato avremo tre scenari:
Scenario 1: in questo caso il sottostante ha registrato una performance negativa e il certificato viene rimborsato al 100% del valore nominale. Dunque, se a scadenza il prezzo del sottostante sarà sceso, l’investitore riceverà l’intero valore nominale. Se l’investitore ha acquistato il prodotto a un valore inferiore al valore nominale potrà registrare un guadagno, al contrario registrerà una perdita.
NOTA: in alcune fasi di mercato, come quella attuale caratterizzata da tassi di interesse alti, gli istituti di credito che emettono questi prodotti riescono a strutturali in modo che rendano qualcosa di più del capitale investito anche se dovesse verificarsi un calo del sottostante.
Scenario 2: il sottostante registra una performance positiva, ma non supera la barriera. In questo caso il riscatto avviene al 100% del capitale garantito più una performance proporzionale a quella realizzata dal sottostante.
Quindi, se a scadenza il prezzo del sottostante dovesse quotare entro un range di livello stabilito dal prodotto (nel nostro esempio da 0 a +30% del livello iniziale, con barriera superiore al 30%) l’investitore vedrà il prodotto rimborsato in maniera proporzionale (1 a 1) alla performance del sottostante. In sostanza, se il prodotto è stato emesso a 100 e a scadenza il sottostante ha registrato una performance positiva dell’8%, il certificato verrà rimborsato a 108 euro (fino a una performance del 130%, visto che abbiamo una barriera del 30%).
Scenario 3: il sottostante registra una performance positiva e supera la barriera (nel nostro caso del +30%). In questo caso il riscatto avviene al 100% del capitale garantito più un premio fisso in caso di sfondamento. In sostanza, seguendo il nostro esempio, se il sottostante avesse performato più del 30% (Barriera) a scadenza, il prodotto verrebbe sempre rimborsato a 120 euro (premio del 20%).