Quello delle energie rinnovabili rappresenta un tema d'investimento sotto i riflettori da almeno un decennio. Grazie a costi in costante riduzione ed una crescita delle spese in conto capitale, il processo di transizione verso le rinnovabili è redditizio a livello economico ed offre importanti opportunità di investimento.
A differenza delle fonti tradizionali, le energie rinnovabili, basti pensare all’eolico, al solare ma anche all’idrogeno, presentano oneri variabili decisamente ridotti che nel lungo periodo porteranno ad una riduzione dei costi energetici e quindi a vantaggi in termini di competitività per l’intero tessuto economico.
Tramite l'Inflation Reduction Act del 2022 e l'Infrastructure and Investment Jobs Act di un anno prima, il governo statunitense ha destinato centinaia di miliardi di dollari all'espansione del settore delle rinnovabili. Anche a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, i Paesi europei hanno registrato un’accelerazione nel passaggio alle energie rinnovabili (il REPowerEU prevede un obiettivo per le rinnovabili al 45% dell’insieme complessivo di energie utilizzate entro il 2030) mentre in Cina è stato approvato un piano quinquennale che si prefigge l’audace obiettivo di ottenere un terzo dell’energia elettrica necessaria da energie rinnovabili entro il 2025.
A causa dell’incremento della popolazione globale, dell’approdo nella classe media di centinaia di milioni di consumatori e di un numero crescente di settori che stanno puntando sempre di più sulle alternative elettriche (basti pensare al settore della mobilità elettrica), la domanda di energia è destinata a crescere in maniera drastica nei prossimi dieci anni.
Energie rinnovabili: conoscere le ultime tendenze
Nel campo degli investimenti nei mercati finanziari, un processo di così ampia portata necessita però di un approccio che preveda un’analisi particolareggiata del settore su cui si intende puntare.
Per aumentare la consapevolezza degli investitori, Vontobel mette a disposizione tre report esclusivi elaborati da Solactive, l’index provider tedesco, dedicati all’energia eolica, a quella solare e all’idrogeno. Si tratta di strumenti che, messi a disposizione gratuitamente, sono indispensabili per scoprire le ultime tendenze nel campo delle energie rinnovabili (qui trovate le analisi esclusive e gratuite targate Solactive).
Tre report per tre Certificati Tracker (si tratta di prodotti che replicano la performance dell'attività sottostante senza effetto leva) Open-End (senza scadenza) con sottostanti il Solactive Wind Technology Index (DE000VU4DU89), il Solactive Solar Technology Index (DE000VU4DU63) ed il Solactive Hydrogen Top Selection Index (DE000VP2HYR0).
Eolico: liberi dalle batterie
Nel caso del report sull’eolico, il documento consente di conoscere rischi ed opportunità che questo settore offre nei prossimi anni. Ad esempio, sapevate che le celle fotovoltaiche lavorano con un’efficienza energetica del 20-22%, mentre una turbina eolica riesce a immagazzinare il 60% dell’energia? O che l’eolico dipende in maniera minore dagli accumulatori di energia come le batterie?
“Le turbine eoliche senza pale -si legge nello studio di Solactive- promettono costi di manutenzione notevolmente ridotti, dal momento che necessitano di meno parti mobili. Questa tecnologia ridimensiona anche il pericolo per gli uccelli e l’inquinamento acustico, rendendo così plausibile nel medio termine un’applicazione sui tetti delle abitazioni”.
Il futuro dell’energia solare
Per quanto riguarda il solare, lo studio di Solactive permette di scoprire le prospettive future dell'industria e come trarre vantaggio da questi sviluppi. Con una manutenzione minima (i pannelli solari nei 30 anni di vita media necessitano solo di essere puliti), il settore del fotovoltaico è interessato da innovazioni che hanno il potenziale di raddoppiare l’efficienza e al tempo stesso dimezzare i costi di questa tecnologia.
“Nel 2000, la capacità di energia solare ammontava a soli 0,125 GW. Fino al 2018 questo dato ha visto una crescita spettacolare che ha toccato i 485 GW. Per il 2027 si prevede che la produzione mondiale di energia solare aumenterà di ulteriori 1500 GW, diventando la principale fonte di energia in tutto il mondo”, si legge nel report relativo.
Idrogeno: non tutto può essere elettrificato
Infine troviamo l’idrogeno, che sta svolgendo un ruolo sempre più importante nella decarbonizzazione delle industrie che non possono essere elettrificate (come ad esempio l'industria siderurgica e quella navale). Con il vantaggio di essere l’elemento più abbondante, in quanto costituisce circa il 75% della massa dell’universo osservabile, l’utilizzo dell’idrogeno come fonte di energia non emette gas serra e non danneggia in alcun modo l’ambiente. Quando l’idrogeno brucia, non produce altro che vapore acqueo.
“Se utilizzato -riporta lo studio di Solactive- nelle celle a combustibile, l’idrogeno offre un’alternativa alle batterie e può ridurre la necessità di estrazione del litio, un processo minerario con un impatto potenzialmente negativo sull’ambiente”. Airbus ha annunciato che un aereo di linea A380 alimentato a celle a combustibile sarà operativo entro il 2026, mentre Rolls Royce e EasyJet hanno completato con successo i primi test delle turbine a getto alimentate a idrogeno già nel novembre 2022.
Per saperne di più sulle possibilità, sugli sviluppi e sulle ultime tendenze nel campo delle energie rinnovabili è possibile consultare gratuitamente le tre analisi esclusive targate Solactive.