La parola “investimento tematico” ci richiama alla mente una serie di prodotti finanziari a disposizione di risparmiatori e investitori istituzionali.
Nati circa 15 anni fa dall’evoluzione dei fondi settoriali, negli ultimi anni sono diventati tra le asset class preferite dai clienti retail e imprescindibile nella costruzione dei portafogli. Questo perché permettono di focalizzare i propri investimenti in temi di lungo periodo ritenuti a crescita esponenziale e vincenti sugli altri, a prescindere dall’andamento di economie e mercati.
Tematico spesso fa rima con innovazione, che ormai rivoluziona la nostra vita a ritmi impensabili fino a qualche anno fa. Basti pensare al dispositivo da cui state leggendo questo articolo, il computer o lo smartphone.
Se nei secoli precedenti le invenzioni impiegavano decenni per essere sviluppate e utilizzate, oggi nel giro anche di pochi anni o addirittura mesi ci migliorano l’esistenza.
L’investimento tematico permette dunque di “scommettere” su idee e tendenze che si pensa attrarranno il business maggiore nel prossimo futuro, con un orizzonte temporale di 10 o 15 anni. Le aziende che operano in quel business dovrebbero registrare un forte sviluppo in termini di fatturato e, di conseguenza, dei propri corsi azionari.
Ma tra tutti gli strumenti finanziari disponibili per investire nel comparto tematico, oggi ci concentriamo sull’ETN che, a differenza di ETF e fondi, a differenza di un ETF è uno strumento di più rapida costruzione e a differenza dei fondi attivi presenta solitamente costi minori. Tra le caratteristiche salienti vi è anche la collateralizzazione, in questo caso pari al 105%, a tutela dell’investitore. Una garanzia ulteriore offerta da SG.
Nello specifico, Société Générale, emittente leader nel mercato dei certificati, ha lanciato una nuova gamma di ETN sul segmento ETFPlus di Borsa Italiana per sfruttare 3 megatrend dei prossimi anni oltre ad un prodotto che replica l’andamento del MIB ESG.
La proposta della Banca francese permette di investire su un trend tecnologico, il Metaverso, su un trend di sviluppo sostenibile, l’idrogeno, e sul settore relativo all’estrazione dell’uranio, tema quest’ultimo quanto mai caldo in questo contesto di tensione geopolitica.
Quanto al primo macro trend, una ricerca di Bloomberg stima che il mercato globale del Metaverso crescerà fino a circa 800 miliardi di dollari entro il 2024, con un tasso del +1000%.
Guardando all’idrogeno, a livello mondiale le stime di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) prevedono al 2050 una domanda di circa 27.000 terawatt, circa il 24% del mix energetico complessivo, con una crescita decuplicata rispetto alla produzione attuale.
In merito all’estrazione dell’uranio, la domanda del metallo secondo le stime di UXC potrebbe arrivare a 210 milioni di libbre entro il 2035-40, cioè circa il 40-50% in più rispetto ad oggi. Considerando che questi dati ancora non erano aggiornati con gli effetti della crisi energetica scatenata dalla guerra Russia-Ucraina, la crescita di questo business potrebbe correre ad un tasso ancora maggiore (per approfondire leggi l'articolo di Luca Discacciati sull'estrazione di uranio).
L’ETN sul Metaverso (ISIN XS2425316713) replica esattamente l’indice Solactive Metaverse Select Index CNTR, composto dai 30 titoli che meglio riflettono l’esposizione alle tematiche del Metaverso, selezionati tramite l’algoritmo proprietario ARTIS.
L’universo investibile comprende società coinvolte nella fornitura di specifici hardware, tecnologie o infrastrutture utilizzati per operare nel Metaverso, comprese le tecnologie per la realtà virtuale e aumentata, i dispositivi indossabili e speciali apparecchiature (audio, video o di gioco). Ma anche società impegnate nella fornitura e nello sviluppo delle piattaforme virtuali in cui utenti e aziende interagiscono e società coinvolte nella fornitura di servizi di elaborazione dati ad alta intensità come il rendering, la sincronizzazione dei dati o l'acquisizione dei movimenti.
Apple, Alphabet, Nvidia, Meta Platforms sono i primi 4 nomi presenti nell’universo investibile per capitalizzazione di mercato.
La composizione geografica vede un sovrappeso schiacciante sugli Stati Uniti (75,3%), seguiti da Taiwan (9,9%), Corea del Sud (7,2%) e Regno Unito (2,5%). La composizione valutaria riflette questa asset allocation.
L’ETN sull’estrazione di uranio (ISIN XS2425320749) replica esattamente l’indice Solactive Uranium Mining Index CNTR, composto dai 15 titoli connessi all’estrazione dell’uranio e appartenenti all’industria «Uranium Mining» (codice 25101035 secondo la classificazione FactSet Revere Business Industry Classification System) con la più alta capitalizzazione di mercato.
Uranium Energy Corp, Lotus Resources LTD, Nexgen Energy LTD e Fission Uranium Corp sono i primi 4 nomi presenti nell’universo investibile per capitalizzazione di mercato.
La composizione geografica vede un sovrappeso schiacciante sul Canada (46,6%), seguiti da Jersey (20,7%), Kazakistan (14,9%) e Australia (11,1%). La composizione valutaria è invece ripartita tra AUD, CAD e USD.
Infine, l’ETN sull’idrogeno (ISIN XS2425315749) replica esattamente l’indice Solactive World Hydrogen Index CNTR, composto dai 15 titoli collegati al tema dell’idrogeno.
Chart Industries Inc, ITM Power PLC, Nel ASA, Bloom Energy Corp sono i primi 4 nomi presenti nell’universo investibile per capitalizzazione di mercato.
La composizione geografica vede un sovrappeso schiacciante su Stati Uniti (59%), seguiti da Regno Unito (14,4%), Norvegia (7,2%) e Canada (6,7%). La composizione valutaria riflette questa asset allocation.
Tutti gli ETN della gamma sono quotati in euro, caratteristica che offre all’investitore la possibilità di acquistare il prodotto da qualsiasi piattaforma senza disporre del conto in valuta internazionale.
Gli indici sottostanti sono ad accumulazione. Questo significa che i dividendi vengono reinvestiti e, di conseguenza, questi strumenti finanziari risultano essere efficienti anche dal punto di vista fiscale.
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