Nelle ultime settimane ENEL è sotto la lente di trader e investitori a Piazza Affari, a seguito della pubblicazione del piano industriale al 2024. La società guidata dall’Amministratore Delegato Francesco Starace ha deciso di mettere al centro della propria strategia l’accelerazione della transizione energetica, la crescita sostenibile e remunerativa per creare un significativo valore per gli azionisti.
ENEL vuole potenziare gli investimenti verso l’elettrificazione e anticipare di 10 anni, al 2040, l’obiettivo di zero emissioni, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. In sostanza è questo il fulcro della strategia della big cap di Borsa Italiana emerso dal piano industriale 2022-2024 e della visione strategica al 2030.
Nel dettaglio, il piano per i prossimi tre anni si focalizza su quattro linee strategiche: allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata, abilitare l’elettrificazione della domanda di energia dei clienti, fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain e anticipare gli obiettivi di zero emissioni.
Per raggiungere questi quattro obiettivi ENEL prevede di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi di euro da quest’anno al 2030, dei quali 170 miliardi di euro investiti direttamente dal gruppo e 40 miliardi di euro da terzi.
Dei 170 miliardi circa 70 miliardi di euro saranno dedicati alle Rinnovabili, per le quali è previsto un incremento di circa 84 GW di capacità, dei quali 9 GW di accumulo, portando a 129 GW la capacità installata rinnovabile a livello consolidato entro il 2030.
I restanti 70 miliardi di euro circa saranno allocati per il business Infrastrutture e Reti, con l’obiettivo di rafforzare la posizione del Gruppo come operatore globale in termini di dimensioni, qualità, efficienza e resilienza. Il valore creato dal gruppo per i clienti porterà una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro “carbon footprint” entro il 2030.
Entro il 2040 l’elettricità venduta dal Gruppo sarà interamente prodotta da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall’attività di vendita retail di gas. La società prevede un EBITDA ordinario in crescita del 5-6% in termini di CAGR tra il 2020 e il 2030.
ENEL prevede che il margine operativo lordo raggiunga i 21,0-21,6 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 18,7-19,3 miliardi di euro stimati quest’anno. L’utile netto ordinario è atteso in aumento del 6-7%, sempre in termini di CAGR.
Nel 2024 è atteso in crescita a 6,7-6,9 miliardi di euro, rispetto ai 5,4-5,6 miliardi di euro previsti nel 2021. Per quanto riguarda la politica di remunerazione degli azionisti, sono previsti dividendi in crescita dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro per azione, “la prevista crescita degli utili, sommata al sottostante rendimento del dividendo, si potrà tradurre in un Rendimento totale stimato di circa il 13% per il periodo 2022-2024″, si legge in una nota del gruppo.
Alla luce di ciò, ad attirare la nostra attenzione per puntare sul titolo in ottica non prettamente rialzista è stato il Certificato Recovery Bonus Cap di Société Générale con ISIN DE000SF54GL7 che ha come sottostante ENEL. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul titolo quotato a Piazza Affari.
Azioni ENEL: l’analisi tecnica
Il quadro tecnico di ENEL appare costruttivo a Piazza Affari, nonostante il movimento correttivo partito dai massimi in area 8,75 euro ad aprile 2021. Come si può osservare sul grafico giornaliero, le quotazioni hanno disegnato una figura tecnica di inversione rialzista (doppio minimo) con base in area 6,55 euro.
Ad avvalorare l’ipotesi di un ritorno di forza dei compratori vi è inoltre la divergenza, sempre sul grafico giornaliero, tra andamento dei prezzi e l’oscillatore RSI (Relative Strength Index), che favorirebbe un inversione di tendenza dai livelli attuali. La positività verrebbe meno con un ritorno dei corsi al di sotto del livello tondo e psicologico dei 6 euro, movimento che potrebbe trasportare i prezzi verso l’area di concentrazione di domanda a 5,50 – 5,20 euro.
Investire sulle azioni ENEL con i Certificati
La situazione descritta sinora su ENEL è particolarmente interessante se si guarda al Certificato Recovery Bonus Cap di Société Générale con ISIN DE000SF54GL7. Questo prodotto è stato emesso il 28 ottobre 2021 ad un prezzo di emissione di 89,75 euro ed è negoziato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana.
Questo strumento consente agli investitori di ricevere un rimborso a scadenza di 100 euro lordi a patto che alla Data di Valutazione Finale fissata al prossimo 16 giugno 2022 (circa 6 mesi) la quotazione di ENEL non sia mai stata uguale o inferiore a quella della Barriera, fissata a 6 euro, circa l’84% del prezzo Strike (fissato a 7,11 euro).
La Barriera è di tipo americano e continua, osservata cioè con riferimento a qualsiasi valore del sottostante rilevato durante il Periodo di Osservazione, che va dalla data di emissione del prodotto fino alla Data di Valutazione Finale (inclusa).
Al momento della scrittura il Certificato quota ad un prezzo ask di 88,05 euro (guadagno lordo potenziale del 13,57% in circa 6 mesi), mentre le azioni ENEL veleggiano circa il 13,50% al di sopra della Barriera. Al contrario, se durante il Periodo di Osservazione il prezzo del sottostante è stato almeno una volta uguale o inferiore alla Barriera posta a 6 euro, potranno verificarsi due scenari:
1 - Se il prezzo delle azioni ENEL alla Data di Valutazione è uguale o superiore al Cap (8,20 euro), si riceverà un Importo di Rimborso pari all’Importo Massimo (100 euro).
2 - Se il prezzo delle azioni ENEL alla Data di Valutazione è inferiore al Cap (8,20 euro), si riceverà un Importo di Rimborso pari al prodotto tra l’Importo di Calcolo di 86,707 euro e la performance di ENEL. La performance sarà calcolata dividendo il prezzo del sottostante alla Data di Valutazione per lo Strike (7,11 euro). In questo scenario si potrà incorrere in una perdita del capitale investito nel caso in cui l’Importo di Rimborso sia inferiore al prezzo di acquisto del certificato.
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