Tether investirà 775 milioni di dollari in Rumble, la piattaforma di condivisione video e fornitore di servizi cloud che fa concorrenza a YouTube. La società di blockchain proprietaria della stablecoin USDT avrà una quota di minoranza al termine dell'operazione, mentre Chris Pavlovski, presidente e amministratore delegato di Rumble, manterrà la sua partecipazione di controllo.
Tuttavia, Tether non potrà designare alcun membro nel Consiglio di amministrazione di Rumble. Quest'ultima ha riferito che utilizzerà una parte dell'incasso della transazione per
finanziare un riacquisto di 70 milioni di azioni ordinarie. Entrambe le operazioni sono previste per il primo trimestre 2025. Sulla notizia, le
azioni Rumble sono balzate del 50,21% nell'after hours di Wall Street.
"Tether crede profondamente nei valori fondamentali della libertà di parola e della libertà finanziaria", ha affermato l'amministratore delegato della società, Paolo Ardonio. "Il nostro investimento strategico in Rumble sottolinea l'attenzione di Tether nel sostenere la tecnologia e le aziende che conferiscono autonomia e resilienza alla nostra società". Il CEO ha sottolineato anche che entrambe le aziende hanno in programma una collaborazione mirata a trovare soluzioni di pubblicità, cloud e pagamenti in criptovaluta.
Dal canto suo Rumble, per bocca del suo a.d. Pavlovksi, ha espresso grande fiducia e soddisfazione per l'accordo. "Non sono mai stato così entusiasta per il futuro e vogliamo continuare a contrastare la più grande piattaforma di condivisione di video al mondo, YouTube", ha detto il top manager.
Tether: la spada di Damocle del MiCA
L'accordo di Tether con Rumble arriva in un momento in cui la stablecoin USDT è sotto la pressione dei regolamenti europei in materia di trasparenza, revisione contabile e garanzia delle riserve. Tether rischia il delisting dagli exchange in Europa nel caso in cui soddisferà determinati requisiti. In particolare, Tether ha ricevuto contestazioni per non aver fornito audit regolari e completamente trasparenti circa le sue riserve. Questo ha allarmato le autorità del Vecchio Continente, che hanno espresso preoccupazioni in merito alla sua solvibilità a lungo termine.
Per conformarsi al
MiCA - il regolamento approvato nell'aprile 2023 e destinato a entrare in vigore nel 2024 - Tether dovrà fornire le prove che la stablecoin USDT sia sostenuta da un patrimonio completamente garantito sottoposto a verifiche periodiche da parte di soggetti terzi indipendenti. Se entro il 30 dicembre non verrà fornita tutta la documentazione necessaria, è possibile che tutte le Borse operative all'interno dell'Unione europea provvedano per la cancellazione della criptovaluta.
L'impatto sulla quota di mercato di Tether potrebbe essere rilevante, nonostante essa rimanga la più grande stablecoin per capitalizzazione. Questo perché gli utenti a questo punto potrebbero rivolgersi ad alternative più sicure, che magari hanno passato i controlli UE. Non solo. Le misure europee potrebbero indurre altri regolatori a seguire lo stesso percorso, creando ulteriori turbolenze nella stablecoin.
Quella di Tether, quindi, è una corsa contro il tempo a al momento c'è incertezza sul fatto che la società riuscirà a soddisfare i requisiti severi entro la fine dell'anno. Tuttavia, c'è da dire che negli ultimi mesi l'azienda ha fatto passi importanti per migliorare la sua trasparenza, come la pubblicazione di rapporti più dettagliati circa le riserve detenute e altri sforzi per conformarsi alle normative.