La sfuriata del Bitcoin di questi ultimi giorni sembra essersi esaurita. La principale criptovaluta è stata oggetto di un'ondata di acquisti a partire dallo scorso week-end, a seguito del fallimento della Silicon Valley Bank (
SVB: terremoto a Wall Street, azioni crollano del 60%, cosa succede?). Gli investitori scontavano che la
Federal Reserve sarebbe stata meno aggressiva in tema di tassi d'interesse, facendo tornare nuovamente l'appetito per le attività rischiose.
Da una quotazione sotto i 20.000 dollari, il
Bitcoin era balzato a oltre i 26.000 dollari. L'ennesimo scossone provocato dalla crisi di Credit Suisse (
Credit Suisse riceverà fino a 50 miliardi dalla SNB: le azioni volano) ha turbato nuovamente il sentiment di mercato, che ora teme un contagio a livello sistemico e si mette in fuga dal rischio. Così, la madre di tutte le valute digitali è scivolata verso 24.700 dollari nelle ultime ore. Tuttavia,
da inizio anno il rally risulta di quasi il 50%, con una sovraperformance molto evidente rispetto ai mercati azionari.
Bitcoin: i livelli chiave da monitorare
Gli investitori per ora quindi non se la sono sentita di andare oltre, in vista soprattutto della riunione della prossima settimana della Federal Reserve, che potrebbe tracciare il cammino dei mercati nel futuro più immediato. Le attese ora sono di una Banca centrale più attenta sia nelle scelte che nel tono adoperato, sebbene l'inflazione si mantenga ancora molto ostica.
Al riguardo, saranno osservati alcuni livelli chiave dei prezzi del Bitcoin. "Vediamo ancora un tiro alla fune vicino ai 25.000 dollari", ha affermato Kuptsikevich, analista del broker FxPro. "I prezzi stanno tornando sotto la media a 200 settimane, non riuscendo a salire immediatamente. Tecnicamente, un segnale importante di un
ritorno a una tendenza rialzista a lungo termine sarebbe un consolidamento sopra i 25.000 dollari alla fine della settimana. Tuttavia, mantenere il prezzo sopra i 20.000 dollari e la media a 200 giorni sembra una condizione sufficiente affinché il Bitcoin non sia pronto a diminuire ulteriormente in maniera brusca e rimanga interessante acquistare a sconto", ha aggiunto.
Edward Moya, analista del broker Oanda, ritiene che la criptovaluta stia assorbendo le turbolenze bancarie del momento, ma che alla lunga potrebbe uscire vincente da questa situazione. "Il Bitcoin si è indebolito mentre a Wall Street un'altra crisi bancaria sta innescando una nuova ondata di vendite. Credit Suisse è decisamente più grande di SVB e questo ha reso Wall Street estremamente nervosa. Le turbolenze bancarie potrebbero alla fine rivelarsi piuttosto rialziste per Bitcoin, ma per ora la debolezza delle criptovalute è giustificata", ha dichiarato.
Il fondatore e CEO di Galaxy Digital, Michael Novogratz, torna a parlare del Bitcoin come bene rifugio in un periodo di grande incertezza. L'investitore ritiene che sia giunto il momento di comprare la criptovaluta, perché la Fed invertirà alla fine la sua politica monetaria. "Se c'è mai stato un momento nella storia per investire in Bitcoin, è questo. È il motivo per cui è stato creato. I governi tendono a stampare troppo denaro quando l'economia diventa insostenibile, lo stiamo vedendo anche adesso", ha detto. Novogratz definisce la più grande moneta virtuale come l'oro in forma digitale. "Sembra che il Bitcoin sia sempre meno un asset di rischio. Man mano che la gente inizia a comprendere il suo valore fondamentale, il mercato sta lentamente facendo affidamento sul Bitcoin", ha aggiunto.