Zealand Pharma prova a sfidare i giganti farmaceutici Novo Nordisk ed Eli Lilly sul terreno che li ha resi forti in questi ultimi anni, ossia i trattamenti contro l'obesità. La biotech danese sta sviluppando alcuni prodotti in grado di competere con Wegovy della società europea più capitalizzata e Zepbound del colosso statunitense.
La sperimentazione si trova in una fase avanzata e, secondo l'Amministratore delegato Adam Steensberg, "questo è solo l'inizio". In futuro "ci sarà bisogno di più scelte", perché "ci sono 220 malattie che possono essere associate all'obesità", ha aggiunto il top manager.
Zealand Pharma: ecco i farmaci che sta sperimentando contro l'obesità
Zealand Pharma, insieme al gruppo farmaceutico tedesco Boehringer Ingelheim, con cui vanta una collaborazione ultra-decennale, sta testando il survodutide, un peptide sperimentale che funziona come un doppio agonista del recettore del glucagone/GLP-1. Il trattamento è simile a Wegovy per l'efficacia verso la NASH, una malattia epatica cronica.
Inoltre, sta sviluppando Amylin, un farmaco basato su un ormone chiamato amilina, che ha il vantaggio non di sopprimere l'appetito ma di dare una sensazione di pienezza dopo aver mangiato, in modo da ridurre l'apporto calorico.
Un mercato in fermento
Gli investitori sono entusiasti per Zealand Pharma, che negli ultimi 12 mesi ha più che raddoppiato il suo valore di Borsa a circa 4 miliardi di dollari. Il successo arriva sulla scia del grande interesse intorno al redditizio mercato dell'obesità di Novo Nordisk ed Eli Lilly. Secondo gli studi di novembre scorso, Wegovy di Novo Nordisk ha ridotto il rischio di decesso per cause legate all'obesità del 18%. Ciò ha contribuito alla scalata dell'azienda danese in cima alla classifica delle società europee maggiormente capitalizzate.
L'euforia generale apre le porte all'arrivo di altri prodotti sul mercato nei prossimi anni, con una concorrenza che inizia a farsi agguerrita. I segnali si vedono da alcuni movimenti nel settore. Il mese scorso il colosso svizzero Roche ha acquisito lo sviluppatore di farmaci per l'obesità Carmot Therapeutics per 3,1 miliardi di dollari. A novembre, AstraZeneca ha firmato un accordo di licenza da 2 miliardi di dollari con Eccogene, un produttore cinese di un farmaco orale per l'obesità. Mentre Pfizer ha tentato la strada della sperimentazione di una pillola dimagrante, ma ha dovuto abbandonare i piani per via dei pesanti effetti collaterali durante i test.
I ricercatori di Goldman Sachs hanno affermato che nel campo della perdita di peso, il mercato potrebbe crescere in un decennio da 6 a 100 miliardi di dollari.