Webuild S.p.A. è un multinazionale italiana attiva nel settore ingegneristico e delle costruzioni. La società realizza grandi opere come ferrovie, metropolitane, aeroporti, autostrade, dighe, impianti idraulici e idroelettrici, costruzioni civili e industriali in più di 50 Paesi a livello mondiale. La denominazione Webuild è stata acquisita il 15 maggio 2020 in sostituzione di quella di Salini Impregilo S.p.A., gruppo nato nel 2014 dalla fusione tra Salini S.p.A. e Impregilo S.p.A. Le azioni Webuild sono quotate alla Borsa di Milano e fanno parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap. La sua capitalizzazione ammonta a 1,73 miliardi di euro (dati al 13 agosto 2023). Nel seguente paragrafo passeremo in rassegna i principali azionisti della società e tutto quello che c'è da sapere sulle loro quote di partecipazione.
Webuild: ecco com'è composto l'azionariato
Il capitale sociale di Webuild è costituito da 1.015.920.507 azioni senza indicazione di valore nominale, di cui: 1.014.305.016 ordinarie con altrettanti diritti di voto e 1.615.491 di risparmio. Il flottante rappresenta il 32,44% del capitale e corrisponde a 329.015.398 azioni, mentre le azioni proprie risultano di 19.568.605 unità, pari all'1,93% del totale. Sulla base dell'aggiornamento Consob del 10 agosto 2023 e tenuto conto della normativa sull'obbligo informativo per chi detiene partecipazioni rilevanti, come stabilito dagli artt. 120 del Testo Unico della Finanza e 117 del Regolamento Emittenti, i soci di Webuild risultano essere i seguenti:
Pietro Salini
L'imprenditore e amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, controlla la società con una quota di maggioranza del 40,34%, così esercitata:
- Salini S.p.A. - 40,142%;
- Athena Partecipazioni S.r.l. - 0,144%;
- Salini Pietro - 0,054%
Cassa Depositi e Prestiti
Cassa Depositi e Prestiti è il secondo azionista con una partecipazione del 18,681%. Il braccio finanziario del Ministero dell'Economia e delle Finanze è entrato nel capitale di Webuild nell'agosto 2019 nell'ambito del Progetto Italia, che aveva lo scopo di creare un autentico colosso nazionale delle costruzioni e degli appalti con l’apporto finanziario di alcune importanti istituzioni. Nel 2021 si è parlato insistentemente della possibile uscita di CDP dalla società, ma a maggio di quest'anno è arrivata la buona notizia per Webuild: la cassaforte del Tesoro rimarrà azionista stabile in quanto la società guidata da Pietro Salini è considerata nella categoria degli asset strategici del Paese.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. detiene un pacchetto del 5,377%. La presenza della seconda banca italiana si inquadra nel Progetto Italia del 2019 dove, insieme a CDP e Intesa Sanpaolo, UniCredit si è posto come scopo di dare sostegno finanziario per la creazione di un grande player nel campo delle costruzioni.
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è l'ultimo azionista rilevante con una quota del 4,778%. Vale lo stesso discorso fatto per UniCredit. La banca torinese fornisce supporto di denaro fondamentale per foraggiare l'attività del gruppo industriale come indicato nel Progetto Italia 2019.
Altri
Gli altri soci non posseggono partecipazioni rilevanti e pertanto non sono tenuti a comunicare alla Consob l'entità delle azioni detenute. Dalle informazioni tratte dai siti finanziari specializzati si evince che gli investitori istituzionali che fanno parte o hanno fatto parte del capitale sociale di Webuild sono: Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri, Generali Insurance Asset Management SpA SGR, Banco BPM S.p.A., Estate of Del Vecchio Leonardo, Norges Bank Investment Management.