Saipem e Clough, società australiana del gruppo Webuild, hanno realizzato una joint venture con parità di quote per la
realizzazione dell'impianto Urea Ceres per conto della Perdaman Chemical and Fertilisers nell'Australia occidentale. Il contratto, del
valore di 2,56 miliardi di euro, era stato annunciato a maggio 2022 e consente a Webuild di entrare nella produzione di urea, un prodotto che permette di sostenere la sicurezza e la sostenibilità dei processi produttivi agricoli. La reazione in Borsa è stata di entusiasmo per il titolo Saipem, che sale del 3,5% a 1,44 euro all'apertura delle contrattazioni. Mentre le azioni Webuild scendono dello 0,36% a 1,924.
Ecco come sarà il nuovo impianto
L'accordo prevede l’ingegneria, il procurement, la costruzione, il pre-commissioning e il commissioning del nuovo impianto, che sarà il più grande in tutta l'Australia e uno dei maggiori al mondo. Infatti, lo stabilimento situato nella penisola di Burrup, a circa 20 km a nord di Karratha, riuscirà a produrre oltre 2 milioni di tonnellate di urea all'anno attraverso la trasformazione di gas naturale prima in ammoniaca e poi appunto in urea. Per arrivare all'obiettivo, l'impianto verrà integrato con la tecnologia innovativa per la sintesi dell'ammoniaca SynCOR Ammonia™, della Topsoe. Mentre per ciò che riguarda i processi di produzione saranno utilizzate le tecnologie Snamprogetti™.
È previsto anche un sistema di controllo all'avanguardia per assicurare la massima qualità del prodotto, l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni. Con la joint venture, Saipem-Clough e Perdaman infatti si sono impegnate per rendere l'impianto net 1 nell'ambito della decarbonizzazione totale entro il 2050. Grazie alla costruzione dello stabilimento, inoltre, si stima che saranno creati in media 2.000 posti di lavoro.
Webuild: ecco cosa rappresenta questo nuovo contratto
Come accennato, Webuild ha la possibilità di introdursi nella produzione dell'urea, continuando il suo processo di crescita in Australia. Il Paese oceanico oggi rappresenta il secondo mercato più grande dopo l'Italia per la società ex-Salini Impregilo, per effetto di un portafoglio lavori che ammonta a 12 miliardi di euro. I contratti che vedono parte attiva l'azienda di costruzioni milanese comprendono la realizzazione di parte del progetto di mobilità sostenibile “Sydney Metro-Western e Sydney Airport metro line” che collegherà la città di Sydney al nuovo aeroporto. Includono anche il North East Link, che completerà la circonvallazione di Melbourne.
La joint venture con Saipem quindi è un buon passo avanti. "Grazie a questo contratto, Webuild entra in nuovo promettente segmento di mercato, quello della produzione di urea, la cui domanda è in crescita su scala globale. Siamo particolarmente orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo che conferma quanto già annunciato nella Roadmap al 2025. Questo contratto aggiunge expertise di valore al nostro gruppo grazie alle competenze integrate con Clough e conferma la strategicità della sua recente acquisizione" ha affermato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.