Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, prevede un indebolimento degli utili delle società statunitensi nell'ultimo trimestre del 2023, prima di una ripresa nel 2024. L'esperto sottolinea come ci sia stata un forte revisione al ribasso da parte del consensus per il quarto trimestre, con le stime per i profitti dell'S&P 500 scese del 5% rispetto alla precedente stagione di riferimento.
"Prevediamo che il rischio di utili in riduzione persisterà nel breve termine prima che una ripresa più ampia prenda piede il prossimo anno", ha scritto in una nota. Tuttavia, Wilson ritiene che molti esperti di mercato risultano eccessivamente ottimisti sui margini del 2024 e prevede utili per azione (EPS) delle società statunitensi a 229 dollari entro la fine dell'anno venturo, dai circa 222 attuali. Gli analisti invece stimano utili per azioni in salita dell'11% a 246 dollari.
Su questo punto l'esperto di Morgan Stanley non ha cambiato idea rispetto a due mesi fa, quando scrisse che "le aspettative di profitto sono troppo alte per il quarto trimestre e per il 2024, anche per un'economia che sta andando bene". A suo giudizio era improbabile che la politica monetaria e fiscale avrebbe dato sollievo e anzi si sarebbe potuta inasprire ulteriormente. Inoltre, l'ampiezza debole - riferita alla quantità di azioni in guadagno - rifletteva come gli utili sarebbero rimasti a rischio per la maggior parte delle società.
Wall Street: Morgan Stanley, attenzione al PPI
Lo strategist di Morgan Stanley ha affermato anche che questa settimana presterà particolare attenzione ai dati sui prezzi alla produzione delle aziende americane, in rapporto alla capacità delle aziende di determinazione dei prezzi. Wilson rileva che ci sono segnali che "il potere di determinazione dei prezzi è destinato a stabilizzarsi, anche se i dati PPI (Producer Price Index, ndr) saranno importanti per avere conferma".
Il rafforzamento di tale potere è estremamente importante perché in questo modo le aziende USA possono aumentare i margini. Pertanto, "le continue prove di raffreddamento dei prezzi alla produzione sarebbero accolte con favore dalle società statunitensi", osserva Wilson.
L'appuntamento è per mercoledì 13 dicembre. Il mese scorso l'indice dei prezzi alla produzione è salito dell'1,3% su base annua e si è contratto dello 0,5% mese su mese. Ora gli analisti si aspettano un rialzo dell'1% anno su anno e dello 0,1% su base mensile.
Wall Street: il punto di vista di Wilson sulle azioni
Wilson è stato negativo sulle azioni a Wall Street per quasi tutto il 2023, ritenendo che la serie di aumenti dei tassi di interesse da parte della
Federal Reserve avrebbe finito per colpire l'economia e quindi le quotazioni in Borsa. Nel mese di ottobre ha detto anche che un
rally di fine anno sarebbe stato improbabile.
"La riduzione dell'ampiezza, il calo delle revisioni degli utili e l'affievolirsi della fiducia dei consumatori e delle imprese raccontano una storia diversa rispetto al consensus, che vede un rally verso la fine dell'anno", scrisse allora l'analista. Tuttavia, dalle sue dichiarazioni, l'indice S&P 500 è salito di oltre 10 punti percentuali.