Gli investitori a Wall Street hanno aumentato l'esposizione alle azioni USA al livello più alto di oltre due anni. A confermarlo è un sondaggio realizzato da Bank of America tra il 5 e l'11 gennaio 2024 che ha interpellato 221 gestori di fondi da complessivi 589 miliardi di dollari di asset.
I risultati risultano essere in linea con l'andamento della Borsa americana nell'ultima parte dello scorso anno, in cui il mercato ha preso a investire nelle azioni dopo che nella riunione del 12/13 dicembre 2023 la Federal Reserve ha annunciato che nel 2024 avrebbe tagliato di tre volte i tassi di interesse rispetto alle due volte indicate in precedenza. Il 2023 si è concluso con un rialzo del 24,23% dell'indice
S&P 500. La performance ha riscattato un 2022 molto negativo, contrassegnato dall'inflazione più alta degli ultimi 40 anni che ha costretto la Fed a una sfilza di strette sul costo del denaro.
Il sondaggio rileva anche che l'esposizione più forte degli investitori è nei confronti delle azioni delle Magnifiche Sette (Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla), che l'anno passato sono stati i principali contributori all'ottimo rendimento di Wall Street.
Wall Street: perché gli investitori comprano le azioni USA
Secondo gli analisti di BofA, l'ottimismo degli investitori sulle azioni USA dipende essenzialmente da due fattori. Il primo riguarda l'aspettativa che, con i tagli dei tassi di interesse, l'economia americana si avvii verso un atterraggio morbido quest'anno. Così la pensa il 79% degli intervistati. Attualmente, il mercato degli swap sui tassi di interesse sta scontando almeno 5-6 tagli nel 2024, con la prima sforbiciata che potrebbe arrivare già nel mese di marzo. Tuttavia, gli ultimi dati macroeconomici su un'inflazione tornata a crescere e su un mercato del lavoro ancora forte dovrebbero far propendere la Fed verso una più ragionevole inversione di politica monetaria dal mese di giugno.
Il secondo fattore si riferisce alla stagione degli utili che è appena iniziata. Il sondaggio riporta come appena il 21% degli investitori ritenga che i profitti peggioreranno nei prossimi 12 mesi, mentre tale percentuale era superiore di 5 punti il mese scorso. Inoltre, è da febbraio 2022 che non si ha una quota così bassa di investitori pessimisti riguardo la pubblicazione dei guadagni aziendali.
UBS, S&P 500 a 5.150 punti nel 2024
A nutrire fiducia nei confronti delle azioni statunitensi è anche la banca svizzera UBS, che ha aumentato l'obiettivo di fine anno per l'indice S&P 500 a 5.150 punti. Ciò corrisponderebbe a circa l'8% in più rispetto ai livelli del benchmark di martedì, quando l'istituto finanziario ha fatto la previsione. In una valutazione precedente, UBS aveva indicato un'aspettativa di 4.850 punti per la fine del 2024.
Anche la banca zurighese mette i tagli della Fed e gli utili delle società al primo posto come catalizzatori di un rally azionario a Wall Street. "Mentre gli utili dovrebbero guidare i rendimenti del 2024, il calo dei tassi di interesse dovrebbe sostenere multipli sempre più elevati", hanno affermato gli strategist di UBS in una nota.