Da quando la
Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi d'interesse, a marzo dello scorso anno, le banche americane hanno registrato una
riduzione dei depositi di circa 800 miliardi di dollari. Il deflusso è stato dettato dal fatto che i risparmiatori, piuttosto che lasciare i fondi in banca, hanno cercato forme di impiego del denaro più redditizie. Per far fronte alla richiesta di prelievi, gli istituti di credito sono stati costretti a
vendere gli asset in portafoglio, che nel frattempo avevano perso di valore proprio a causa dell'aumento dei rendimenti. Le perdite che ne sono conseguite hanno portato al collasso tre importanti banche USA: la Silvergate Capital, la Silicon Valley Bank e la Signature Bank. Questi default hanno costretto le autorità regolamentari a intervenire fornendo liquidità al sistema, al fine di evitare altri fallimenti.
Nelle ultime settimane però, stando ai dati forniti dalla Fed, sembra che l'andamento dei depositi si sia stabilizzato, e questo rappresenta un segnale incoraggiate per l'equilibrio del sistema finanziario. "I piccoli depositi bancari questa settimana sono stati sostanzialmente stabili (- 1 miliardo di dollari), un segnale incoraggiante che i deflussi si stanno normalizzando e il panico iniziale si è attenuato", ha scritto Christopher McGratty, amministratore delegato di Keefe, Bruyette & Woods.
Azioni banche: ecco dove investire
Questa calma va interpretata. Sotto certi aspetti potrebbe essere l'effetto di uno scampato pericolo e le banche potranno riprendere il loro corso interrotto nel mese di marzo. Sotto altri aspetti però potrebbe anche trattarsi della "classica" quiete prima della tempesta, dal momento che il 14 aprile parte la stagione delle trimestrali e i mercati potrebbero sentire la pressione.
In questo contesto, gli analisti di Hovde Group hanno individuato tre titoli bancari che offrono un trade-off rischio/rendimento sostanzialmente positivo, considerando anche il notevole calo delle ultime settimane.
Un primo titolo è Western Alliance, che ha visto il prezzo delle sue azioni dimezzarsi. Il sell-off però ha reso il titolo particolarmente economico, scambiando a 0,9 volte il valore contabile tangibile (2,3 volte in media negli ultimi 5 anni) e a 3,6 volte gli utili attesi (9,8 volte la media quinquennale). Il consensus in genere è favorevole all'acquisto delle azioni Western Alliance, con l'87% degli analisti intervistati da FactSet che le valutano Buy. A giudizio di Hovde Group, il titolo raggiungerà una valutazione di 65 dollari, praticamente il doppio rispetto ai valori attuali.
Un secondo titolo particolarmente interessante è CVB Financial, che ha perso nell'ultimo mese quasi un terzo di capitalizzazione. In questo caso siamo di fronte a un calo dei multipli non così estremo come quello di Western Alliance. Infatti, le azioni sono negoziate a 2 volte il valore contabile tangibile rispetto al livello medio degli ultimi cinque anni di 2,4 volte, e a 8,9 volte gli utili futuri rispetto alle 14,9 volte di media.
Infine Hovde Group segnala Wintrust Financial, che ha avuto un calo di circa un quinto in Borsa nell'ultimo mese. Le azioni scambiano a 1,2 volte il valore contabile tangibile e a 6,8 volte gli utili a termine, inferiore alla media quinquennale rispettivamente di 1,4 e 11,6 volte.