Le azioni AMC Entertainment sprofondano nel trading pre-market di Wall Street, perdendo fino al 30% dopo che il colosso dei cinema e teatri ha annunciato un accordo con gli azionisti per la conversione dei titoli. Il piano prevede la conversione delle AMC Preferred Equity o APE (azioni privilegiate della società) in azioni ordinarie. Contestualmente le APE sono salite di oltre il 30%. Le APE hanno iniziato a negoziare ad agosto, dopo che l'azienda ha fornito a ciascun azionista un'unità APE per ogni azione ordinaria posseduta. Ma vista l'impossibilità di essere convertite in azioni AMC, le unità APE sono state scambiate con un forte sconto.
La proposta era stata approvata dall'assemblea degli azionisti il mese scorso e includeva anche un aumento di azioni e un raggruppamento con un rapporto 10:1. Tuttavia, dopo un contenzioso giudiziario portato avanti da alcuni azionisti che hanno lamentato una diluizione delle azioni ordinarie, la società ha accettato di non aumentare il numero delle azioni fino al pronunciamento di un giudice della Delaware Chancery Court, atteso per il 27 aprile. Secondo alcuni analisti, tra cui Alicia Reese e Michael Pacher di Wedbush, la sentenza della Corte sarebbe stata poco più di una formalità, visto che la proposta era passata in maniera schiacciante.
AMC: i dettagli dell'accordo con i querelanti
L'accordo appena raggiunto tra la società e gli azionisti querelanti, depositato presso la
Securities and Exchange Commission, prevede che gli
azionisti ordinari ricevano 1 azione per ogni 7,5 azioni detenute a seguito del raggruppamento. Il pagamento riguarderebbe circa 6,9 milioni di azioni, che costituiscono il 4,4% del totale. In cambio, AMC e i querelanti chiederanno la revoca di un "ordine status quo", consentendo la conversione delle azioni APE in azioni AMC.
Secondo i legali degli azionisti che hanno fatto ricorso presso la Corte giudiziaria, i detentori di azioni ordinarie riceveranno titoli del valore di oltre 100 milioni di dollari con l'accordo. Questo "fornisce agli investitori ulteriori azioni a soddisfazione delle loro richieste di voto, consentendo al contempo alla società di andare avanti con il suo piano per pagare il suo debito", hanno affermato in una dichiarazione congiunta gli avvocati querelanti di Bernstein Litowitz Berger & Grossmann, Grant & Eisenhofer, Fields Kupka & Shukurov e Saxena White.