Citigroup vede le azioni americane salire ancora a Wall Street quest'anno, con
l'S&P 500 che raggiungerà 4.600 punti entro la fine del 2023. Se le previsioni dovessero avverarsi, il principale indice borsistico statunitense avrebbe una crescita dello 0,4% rispetto all'ultima chiusura a 4.582,23. Rispetto alla precedente previsione,
la banca americana ha alzato il suo target del 15%. Inoltre,
Citi vede il benchmark salire fino a 5.000 punti nel 2024, rispetto ai 4.400 punti precedentemente stimati.
Questa revisione al rialzo è figlia di due fattori:
- il primo riguarda la minore probabilità che si concretizzi una recessione nell'economia americana. Quantomeno, Citigroup vede maggiormente un atterraggio morbido con l'arrivo eventuale di una contrazione non più nell'ultimo trimestre dell'anno in corso come aveva pronosticato pochi mesi fa, ma nella prima metà dell'anno venturo;
- il secondo fattore fa riferimento agli utili delle aziende quotate a Wall Street. La banca prevede guadagni per 220 dollari per azione nel 2023 per le società che fanno parte dell'S&P 500, mentre in precedenza aveva stimato 215 dollari per azione.
Wall Street: gli analisti sono più ottimisti
Dopo un disastroso 2022, i primi sette mesi dell'anno si sono chiusi in maniera estremamente positiva per la Borsa americana con una crescita di circa il 20%. La serie di rialzi dei tassi attuata dalla
Federal Reserve a partire da marzo dello scorso anno per combattere l'inflazione ha innescato una serie di vendite che hanno portato l'S&P 500 a perdere quasi il 20% al 31 dicembre 2022.
L'andazzo si è invertito quando l'inflazione ha cominciato a raffreddarsi e sono aumentate le aspettative che la Fed allentasse la sua politica monetaria estremamente restrittiva. Il cambio di passo però si è avuto quando è esplosa l'intelligenza artificiale.
Le società maggiormente coinvolte nella nuova tecnologia hanno tratto beneficio nei mercati finanziari, con gli investitori che si sono catapultati acquistando a mani basse le azioni. Titoli come
Nvidia, Microsoft, Alphabet, Amazon, Apple e Meta Platforms hanno visto le azioni crescere considerevolmente grazie al loro legame con l'intelligenza artificiale. Il problema è che gran parte del guadagno dell'S&P 500 è stato trainato da queste Big Tech e ciò potrebbe essere fonte di preoccupazione per il futuro.
Tuttavia, ora anche gli analisti che fino a qualche tempo fa erano estremamente negativi sul 2023 in parte hanno dovuto ricredersi. Uno di questi è Michael Hartnett, capo strategist di Bank of America, che il mese scorso parlava di uno scoppio della bolla dell'intelligenza artificiale, mentre pochi giorni fa ha affermato di ritenere improbabile che ciò avvenga per effetto di tassi reali (tassi nominali al netto dell'inflazione) ancora troppo bassi (
Intelligenza artificiale: BofA, poche probabilità che scoppi la bolla).