L'intelligenza artificiale quest'anno è stato il cuore pulsante del rally dei titoli tecnologici a Wall Street. Azioni come
Nvidia e
Microsoft hanno tratto una spinta enorme dalla nuova tecnologia. Il gigante dei chip ha aumentato la guidance ad aprile, proprio in virtù del fatto che la domanda dei suoi prodotti sarà strettamente legata all'introduzione dell'AI (Artificial Intelligence) nei processi aziendali. Il colosso di Redmond invece sta provando a insidiare il dominio di Google nella ricerca online facendo leva sul chatbot AI che applica sul suo motore di ricerca Bing. Adesso è entrata a pieno titolo anche Meta Platforms, che nella trimestrale rilasciata la scorsa settimana ha evidenziato i benefici che l'intelligenza artificiale ha apportato alla pubblicità.
L'hype AI ha fatto nascere però il sospetto che
la bolla legata alle azioni tech possa scoppiare da un momento all'altro, esattamente come
accadde oltre 20 anni fa con le dot-com. Michael Hartnett, capo strategist di Bank of America, ritiene che per ora la bolla non esploderà, perché
i tassi d'interesse reali sono troppo bassi. I tassi d'interesse reali risultano dalla differenza tra quelli nominali e il tasso di inflazione. L'esperto però avverte che le condizioni finanziarie più restrittive saranno una sfida per gli asset rischiosi ad agosto.
BofA: ecco dove investire
Dopo aver indovinato il crollo dello scorso anno, Hartnett è stato tra i più negativi su Wall Street nel 2023. Quest'anno le sue previsioni però non hanno trovato riscontro nell'andamento della Borsa americana, che viceversa ha intrapreso un rally straordinario. Ciò nonostante, fino a un mese fa lo strategist parlava proprio di bolla legata all'intelligenza artificiale, consigliando di andare short sui titoli AI e di concentrarsi sulla Borsa di Hong Kong. "Il mercato attuale assomiglia più al 2000 o al 2008, con un grande rally prima del grande collasso", aveva scritto Hartnett riferendosi alla grande euforia di Wall Street.
Allora disse che fino a quel momento non si era verificato il grande crollo perché l'economia USA aveva retto evitando una recessione e una stretta creditizia. Inoltre, definì il rally tecnologico alimentato dall'intelligenza artificiale un "evento imprevisto". Il fatto che ora l'analista di BofA non veda compiersi lo scoppio di una bolla in via imminente non significa che, a suo giudizio, bisogna puntare sulle azioni a stelle e strisce.
In realtà, Hartnett mette in luce come non ci sia "alcun esodo dalla liquidità", ma che anzi nelle ultime due settimane vi sono stati afflussi per 104,1 miliardi di dollari. Tuttavia, per l'estate, l'esperto consiglia di volgere l'attenzione verso i mercati emergenti e le materie prime, mentre la tecnologia e il credito saranno oggetto di ribassi nel prossimo autunno.