Avendo guadagnato oltre il 20% dai minimi di ottobre, l'S&P 500 è entrato in una fase di mercato rialzista. Il rally ha coinvolto in maniera speciale i grandi nomi della tecnologia, protagonisti grazie alla spinta arrivata dal boom dell'intelligenza artificiale. Nvidia, Microsoft e Alphabet hanno guidato le performance, essendo in prima linea nello sviluppo e/o sfruttamento di questa tecnologia rivoluzionaria. Altri si stanno attrezzando nel migliore dei modi per profittare dei grandi vantaggi che l'AI (Artificial Intelligence) potrà portare nei prossimi anni.
Il problema ora è che, dopo tanta corsa, l'indice S&P 500 ha multipli elevati, soprattutto se rapportati al livello attuale dei tassi d'interesse. Il benchmark infatti è scambiato a 18,8 volte gli utili attesi per i prossimi 12 mesi, il che significa che il premio al rischio azionario è sceso al livello più basso degli ultimi 20 anni, come sottolinea Michael Darda, strategist di Roth MKM.
Wall Street: ecco le azioni da comprare
Trovare titoli che hanno quindi ancora spazio per crescere non è un'impresa agevole. Julian Emanuel, strategist di Evercore ISI, prova a fare una cernita esaminando le azioni che hanno maggiore probabilità di revisione al rialzo degli utili negli anni. Inoltre, individua titoli con uno short interest elevato, in quanto i venditori allo scoperto sarebbero costretti a chiudere le posizioni ribassiste se le azioni dovessero iniziare a salire, accentuando in questo modo le performance.
Nella lista di Emanuel entrano in particolare Alphabet e Eli Lilly, ma anche United Airlines Holdings, Royal Carribean Cruises, Fortinet e Zscaler.
Alphabet è compresa nella cerchia, anche se quest'anno ha fatto circa il 40% a Wall Street. L'esperto di Evercore evidenzia come le azioni abbiano tratto vantaggio da un boom degli utili nell'ultima trimestrale e dal lancio del chatbot Bard che dovrebbe fare concorrenza a ChatGPT di Open AI (sostenuto invece da Microsoft). Inoltre, Emanuel ha detto che Google avrebbe "stratificato l'intelligenza artificiale nelle sue offerte pubblicitarie e cloud, rendendole più convincenti per i clienti".
Tutto ciò significa profitti in crescita continua, come prevedono in media gli analisti per i prossimi due anni (+18%). Contestualmente i fondi potrebbero seguitare all'acquisto di una quantità maggiore di azioni Alphabet, scambiate a circa 21 volte i guadagni attesi, ossia a un prezzo ragionevole se si valuta la crescita degli utili.
Per quanto riguarda Eli Lilly, le previsioni degli analisti sui profitti di quest'anno sono di un aumento del 13%, grazie soprattutto alla probabile approvazione da parte della Food and Drug Administration USA di Donanebab, il farmaco che aiuterebbe a rallentare l'Alzheimer. Tra l'altro, quest'anno il giro d'affari del suo antidoto per il diabete, Mounjaro, dovrebbe attestarsi a 3 miliardi di dollari ed a regime superare i 20 miliardi di dollari annui. Il consensus ora stima utili dell'azienda in crescita del 30% annuo a partire dal 2024 e fino al 2026. Questo implica che, anche con multipli di 43 volte, le azioni Eli Lilly potrebbero essere ancora allettanti.