UniCredit presenta risultati record per il 2024, registrando il sedicesimo trimestre consecutivo in crescita. Questo certifica il superamento delle ambizioni definite con il piano "UniCredit Unlocked". In ragione di ciò, la seconda banca italiana ha aumentato la remunerazione agli azionisti.
"Tre anni fa abbiamo annunciato UniCredit Unlocked con degli obiettivi finanziari che in molti giudicarono troppo ambiziosi. Oggi abbiamo ampiamente superato ciascuno di quegli obiettivi, sovraperformando in ogni metrica inclusi gli obiettivi di redditività e distribuzione, e stiamo entrando nella fase successiva della nostra strategia", ha affermato l'amministratore delegato
Andrea Orcel.
"In questa fase accelereremo la nostra crescita, aspirando ad ampliare ulteriormente la distanza dai nostri concorrenti. Chiuderemo il divario che ci separa in termini di valutazione, consolidando UniCredit come la banca per il futuro dell’Europa e come il punto di riferimento del settore bancario".
Il CEO sottolinea come l'investimento stand-alone basato su crescita e distribuzione risulti "convincente grazie a una appetibile diversificazione geografica, una clientela e un business mix di qualità". Mentre "le nostre linee di difesa ci garantiscono protezione e le nostre distinte iniziative conseguiranno risultati sempre migliori", aggiunge.
Per il futuro, il top manager prevede che la banca continuerà a "dimostrare eccellenti performance finanziarie e creazione di valore per gli azionisti". In un contesto macroeconomico e geopolitico "complicato e imprevedibile", inoltre, Orcel assicura che UniCredit è ben posizionata per "assorbire una normalizzazione dei tassi di interesse, del costo del rischio e dell’inflazione dei costi". Il vantaggio significativo della banca deriva dalla "diversificazione, insieme alle iniziative del management, ai costi di integrazione e agli overlays già accantonati", sottolinea. "Questo ci permetterà di mantenere una solida redditività e distribuzione", aggiunge.
A poco meno di un'ora dall'avvio degli scambi le
azioni UniCredit scendono del 3,3% a 45,67 euro.
Trimestrale UniCredit: tutti i risultati nel dettaglio
Nel quarto trimestre 2024, la trimestrale di UniCredit ha evidenziato ricavi complessivi per 6 miliardi di euro, in crescita dello 0,7% rispetto all'ultimo quarto del 2023. Gli analisti si aspettavano entrate per 5,9 miliardi di euro. I ricavi derivanti dalla redditività netta da interessi sono ammontati a 3,65 miliardi di euro (+1,1% a/a), mentre quelli relativi alle commissioni a 1,98 miliardi di euro (+8,9% a/a) e i proventi da negoziazione a 0,27 miliardi di euro (-20,5% a/a).
L'utile netto contabile è risultato di 1,97 miliardi di euro, in discesa di quasi il 30% rispetto ai 2,81 miliardi euro dello stesso periodo del 2023, ma oltre le attese del consensus di 1,80 miliardi di euro.
Con riferimento all'intero anno, la banca milanese ha registrato ricavi per 24,84 miliardi di euro (+4,3% a/a) e un utile netto contabile di 9,72 miliardi di euro (+2,2% a/a). Al 31 dicembre 2024, UniCredit ha riportato un CET1 ratio del 15,9%, stabile rispetto a 12 mesi prima, e crediti deteriorati in calo del 4,6% a 11,16 miliardi di euro.
Per quanto concerne le attività finanziarie totali, nel quarto trimestre 2024 si sono attestate a 815,9 miliardi di euro, in rialzo del 4,4% su base annua. In questo ambito, la raccolta gestita è arrivata a 165 miliardi di euro, segnando un incremento del 14,9% anno su anno, l'attività assicurativa a 58,1 miliardi di euro (+2,1% a/a), la raccolta amministrata a 200,7 miliardi di euro (+7,4% a/a) e i depositi a 392 miliardi di euro (+0,5% a/a).
Dividendi e buyback
Le remunerazioni per gli azionisti sono aumentate a 9 miliardi di euro, rispetto agli 8,6 miliardi previsti. Di questa cifra, 3,7 miliardi di euro (2,40 euro per azione) si riferiscono ai dividendi, mentre 5,3 miliardi di euro attengono ai riacquisti di azioni proprie.
Quanto ai dividendi, 1,44 miliardi di euro (0,9261 euro per azione) sono stati pagati come acconto a novembre 2024 e i restanti 2,9 miliardi di euro saranno pagati al 24 aprile 2025, con data di stacco cedola al 22 aprile e record date il 23 aprile. Questo previa approvazione dell'assemblea degli azionisti che si terrà il 10 aprile. Rispetto all'ultimo prezzo di chiusura in Borsa delle azioni UniCredit a 47,2255 euro, il dividend yield corrisponde al 5,08%.
Relativamente ai buyback, 1,7 miliardi di euro sono già stati completati come acconto a valere sul 2024, mentre l'ammontare residuo pari a 3,6 miliardi di euro è previsto iniziare a seguito della conclusione dell'offerta per Banco BPM, dopo approvazione delle autorità di vigilanza e degli azionisti.
La guidance
La guidance per il 2025 presentata in occasione della trimestrale di UniCredit conferma un utile netto sostanzialmente in linea con il 2024, nonostante uno scenario macroeconomico meno favorevole, sottolinea la banca nel comunicato. I ricavi netti sono previsti a oltre 23 miliardi di euro, con la redditività netta da interessi in calo moderato e le commissioni in rialzo "mid-single digit". Gli EPS e i dividendi per azione sono dati in forte crescita anno su anno. Mentre il pay-out delle distribuzioni dei dividendi per il triennio 2025-2027 dovrebbe collocarsi al 50% dell'utile netto.
Del Vecchio esce da UniCredit?
Secondo una indiscrezione riportata dal Corriere della Sera, che ha citato fonti bancarie, Delfin S.a.r.l., la holding della famiglia Del Vecchio, starebbe studiando la possibilità di vendere la sua partecipazione del 2,7% in UniCredit. L'operazione avverrebbe tramite un accelerated book building del valore di quasi 2 miliardi di euro e potrebbe essere eseguita questa settimana, tra mercoledì e giovedì.