Le
azioni Pfizer salgono di quasi 1 punto percentuale nei primi scambi dopo l'apertura di Wall Street grazie a dati trimestrali che hanno battuto le attese e a una
guidance rivista al rialzo. Gli ottimi risultati del terzo trimestre della casa farmaceutica americana sono scaturiti soprattutto dalla
ripresa delle vendite del vaccino Covid e della pillola antivirale Paxlovid.
"Abbiamo ottenuto un altro trimestre di ottimi risultati, continuando a operare con disciplina, a rafforzare la nostra posizione commerciale e a far progredire la nostra pipeline", ha affermato nel comunicato di presentazione dei risultati il Presidente e Amministratore delegato della società Albert Bourla. "Sono soddisfatto della performance del nostro portafoglio prodotti nel terzo trimestre, in quanto abbiamo continuato a ottenere una crescita eccezionale con i nostri prodotti oncologici, compresi i forti contributi alla crescita dei ricavi da parte di Padcev, Xtandi, Lorbrena e Braftovi/Mektovi, e poiché abbiamo soddisfatto l'aumento della domanda di Paxlovid durante la recente ondata di Covid-19".
Sugli obiettivi per il 2024, il top manager si è detto fiducioso che l'azienda rispetterà gli impegni finanziari, sostenendo un buon posizionamento per "continuare a far progredire scoperte scientifiche significative e creare valore per gli azionisti negli anni a venire".
Pfizer: i numeri della trimestrale
Nel terzo trimestre 2024 Pfizer ha generato ricavi per 17,70 miliardi di dollari, segnando una crescita del 31% rispetto al fatturato di 13,49 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. I numeri sono ben superiori alle aspettative degli analisti di entrate per 14,95 miliardi di dollari.
Nel dettaglio, i prodotti relativi al Covid hanno contribuito per oltre 4 miliardi di dollari. In particolare, i ricavi di Paxlovid sono stati pari a 2,7 miliardi di dollari, in aumento di 2,5 miliardi di dollari a livello operativo su base annuale grazie a una forte domanda soprattutto negli Stati Uniti. Quanto al vaccino Comirnaty, le entrate sono risultate di 1,4 miliardi di dollari, aumentate del 9% anno su anno.
Escludendo i prodotti anti-Covid, i ricavi sono risultati di 13,6 miliardi di dollari, con i farmaci Eliquis, Xtandi, Nurtec, Xekjanz, la famiglia Vyndagel che include Vyndagel, Vyndamax e Vynmac, e l'acquisizione della società legacy Seagen.
Nel trimestre terminato al 30 settembre 2024 l'utile netto dell'azienda si è attestato a 4,47 miliardi di dollari, a fronte di una perdita di 2,38 miliardi di dollari del terzo quarto del 2023. L'utile per azione rettificato da alcune voci - tipo gli oneri di ristrutturazione e i costi associati alle attività immateriali - è stato di 1,06 dollari, a fronte di un EPS di 0,62 dollari atteso dal consensus.
La guidance
Pfizer ha alzato la guidance per l'intero 2024. I ricavi ora sono previsti nell'intervallo compreso tra 61 e 64 miliardi di dollari, rispetto a una precedente stima della fascia 59,5-62,5 miliardi di dollari. Tutto ciò include circa 5 miliardi di dollari previsti per Comirnaty e circa 5,5 miliardi di dollari per Paxlovid. Escludendo questi due prodotti e includendo il contributo di Seagen, la previsione dei ricavi operativi è di una crescita tra il 9% e l'11% su base annua. L'EPS diluito rettificato è stato aumentato a 2,75-2,95 dollari, rispetto all'intervallo precedente 2,45-2,65 dollari.