Le
azioni General Motors sono in discesa di oltre 2 punti percentuali nelle contrattazioni pre-market di Wall Street. Gli investitori vendono le azioni dopo che la casa automobilistica americana ha
sospeso i riacquisti di azioni proprie e avvertito che la precedente guidance non può più essere affidabile per via dell'incertezza causata dai dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
A inizio di aprile, l'inquilino della Casa Bianca ha imposto una tariffa del 25% su tutte le importazioni di auto prodotte all'estero, mentre dal 3 maggio entrerà in vigore una tassa separata del 25% sui componenti. General Motors ha una certa esposizione, soprattutto verso Messico e Canada.
Paul Jacobson, direttore finanziario dell'azienda, ha dichiarato che "l'impatto futuro dei dazi potrebbe essere significativo" e per questo è stata temporaneamente "sospesa qualsiasi attività di buyback" fino a quando non ci sarà "maggiore chiarezza". L'Amministratore delegato Mary Barra ha invece sottolineato come Trump "stia permettendo ad aziende come General Motors di investire di più nell'economia statunitense".
General Motors: come è andata la trimestrale
I dati del primo trimestre 2025 pubblicati oggi da General Motors tuttavia sono stati superiori alle stime degli analisti. L'azienda ha registrato ricavi per 44,02 miliardi di dollari, di cui 39,86 miliardi derivanti dall'automotive e 4,16 miliardi di dollari dalla divisione finanziaria. Rispetto ai primi tre mesi del 2024, in cui l'azienda ha riportato un fatturato di 43,01 miliardi di dollari, la crescita è stata del 2,35%. Gli analisti si aspettavano comunque vendite per 43,05 miliardi.
Il reddito operativo è risultato di 3,35 miliardi (7,61% del fatturato), in calo del 10,43% rispetto ai 3,74 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. General Motors ha prodotto un utile netto di 3,36 miliardi, +13,13 punti percentuali rispetto ai guadagni netti del primo trimestre 2024. A 2,78 dollari, l'EPS (Earnings Per Share) rettificato ha battuto le stime, fissate a 2,74 dollari.
Guidance non più attendibile
Rilasciata a gennaio, la guidance 2025 non può essere più considerata attendibile visto il nuovo scenario delineato dai dazi, ha affermato la società. Ad inizio anno il management di General Motors aveva previsto un utile netto tra 11,2 e 12,5 miliardi di dollari, un EBIT rettificato da 13,7 a 15,7 miliardi di dollari, un free cash flow operativo del settore automobilistico compreso tra 21 e 24 miliardi di dollari, e un flusso di cassa libero rettificato del settore tra 11 e 13 miliardi di dollari.
"Riteniamo che gli impatti futuri dei dazi potrebbero essere significativi, quindi stiamo rivalutando la nostra guidance e non vediamo l'ora di condividerne di più quando avremo maggiore chiarezza", ha detto il direttore finanziario Jacobson. "Non ci si può fidare delle indicazioni precedenti e torneremo sul mercato con chiarezza non appena la avremo".
Tuttavia, il Chief Financial Officer non ha rivelato quanto i dazi siano costati in termini numerici a General Motors, e nemmeno ha svelato eventuali nuove azioni che la società di Detroit ha messo in atto per evitare costi aggiuntivi. "Rimanderemo ulteriori decisioni sul capitale richiesto, o grandi cambiamenti, fino a quando non avremo un po' più di chiarezza su questo", si è limitato a dire, aggiungendo che le tariffe potrebbero portare l'azienda o la sua catena di approvvigionamento a condurre "investimenti piuttosto significativi" negli Stati Uniti.