Questa sera, dopo il suono di chiusura della campanella di Wall Street, riflettori puntati sulla
trimestrale di Tesla. Il mercato è ottimista sulla scia del
nuovo record di vendite dell'azienda nel periodo che va da aprile a giugno.
Il sentiment si è riflesso nelle azioni in Borsa, che quest'anno sono cresciute del 138%. Il grande rally potrebbe però essere una fonte di preoccupazione, in quanto gli obiettivi di prezzo delle principali banche d'affari si aggirano in media a 212 dollari (l'ultima seduta si è chiusa a 293,34 dollari). In altri termini, il titolo potrebbe essere cresciuto troppo e dopo la diffusione dei dati trimestrali potrebbe essere colpito da prese di beneficio.
Tra l'altro, non bisogna trascurare nemmeno le turbolenze interne alla società relative all'
indagine del Consiglio di amministrazione sull'utilizzo dei fondi da parte dell'Amministratore delegato Elon Musk.
Trimestrale Tesla: ecco i punti chiave da osservare
Per ora però gli investitori restano concentrati sulla solidità dell'azienda, che punta a consegnare 1,8 milioni di veicoli quest'anno senza escludere un target più ambizioso. Stasera sarà molto importante una conferma della redditività del produttore di auto elettriche con sede ad Austin, Texas.
Gli analisti si attendono un aumento dei guadagni trimestrali a circa 80 centesimi per azione rispetto ai 76 centesimi dello stesso periodo dello scorso anno. Anche se questa cifra sarebbe inferiore in confronto agli 85 centesimi riportati nel primo trimestre. Wall Street prevede inoltre che Tesla produrrà circa 2,7 miliardi di dollari di profitti operativi su 24,8 miliardi di vendite, rispetto a 2,7 miliardi di profitti su 23,3 miliardi di dollari di vendite nel primo trimestre.
L'attenzione sarà però catalizzata anche su altri aspetti. In primis, il margine lordo, atteso in flessione per via della riduzione dei prezzi dei modelli delle auto effettuata in questi mesi dall'azienda per rilanciare la domanda in alcuni mercati chiave come quello cinese. Musk ha detto chiaramente che in questa fase preferisce puntare sul mantenimento della quota di mercato, anche a scapito dei margini. Bisognerà vedere però quanto ciò inciderà sulla redditività dell'azienda.
In secondo luogo, verrà monitorato quanto la compagnia automobilistica sarà in grado di espandere la propria capacità produttiva. Al riguardo, Tesla ha richiesto l'autorizzazione alle autorità tedesche per apportare modifiche radicali alla sua fabbrica vicino a Berlino, nell'ambito di un piano di estensione del più grande stabilimento automobilistico d'Europa.
L'obiettivo è quello di raddoppiare la capacità produttiva a 1 milione di auto all'anno, superando quella dello stabilimento di Volkswagen a Wolfsburg che si ferma a 800 mila veicoli. Le modifiche riguarderebbero la costruzione di un laboratorio di test delle celle della batteria, l'estensione del riciclaggio dell'acqua e delle parti esterne della struttura come il negozio di stampa e il reparto verniciatura. Infine, è prevista anche la costruzione di un impianto di stoccaggio dei materiali.
In terzo luogo, i riflettori saranno puntati sul Cybertruck, il pick-up elettrico atteso da anni e che finalmente è arrivato. Nel fine settimana è stato prodotto il primo esemplare nello stabilimento di Austin e questa già è una nota positiva. Tuttavia, ancora vi sono almeno tre dubbi che potrebbero essere chiariti durante la presentazione dei conti:
- il primo riguarda l'entità della produzione, che finirà per impattare sugli utili. Gli analisti prevedono circa 10 mila unità per il 2023, ma nel merito ancora è nebbia fitta;
- il secondo è relativo al prezzo. Nel 2019, quando era stato lanciato, il camion elettrico avrebbe dovuto costare da 40.000 a 70.000 dollari, ma nel frattempo sono passati quattro anni. Pertanto, non è chiaro quale prezzo sarà fatto su tutti i primi ordini e quali effetti avrà sui margini;
- il terzo dubbio attiene alla concorrenza, che in questi anni si è fatta più insidiosa. Rivian Automotive ha il suo R1T; Ford Motor produce l'F-150 Lightning; mentre, General Motors quest'anno lancerà la Chevy Silverado elettrica. Il mercato insomma sarà affollato e non è chiaro quale sarà la chiave vincente di Tesla per spuntarla sui competitor.