Tesla è la società che ha rivoluzionato il mercato delle auto elettriche. Fondata nel 2003 da Martin Eberhard e Marc Tarpenning con la missione di accelerare la transizione energetica attraverso l'automotive, l'azienda è cresciuta gradualmente nel tempo sulla scorta del fallimento della sperimentazione dei veicoli elettrici di General Motors. La svolta è avvenuta quando nel 2004 Elon Musk è diventato il principale azionista della società. L’enfant prodige si è circondato da subito di esperti mondiali di informatica e di ingegneria elettrica ed elettronica. Il grande obiettivo di Musk era quello di fare dell'azienda non solo un colosso in campo automobilistico in grado di produrre veicoli elettrici a basso costo, ma anche di stravolgere il mondo delle energie rinnovabili in ottica futura.
La prima auto completamente elettrica prodotta dall'azienda è stata la Roadster nel 2008, un veicolo completamente elettrico basato sul pianale della Lotus Elise. Mentre la prima berlina a batteria, la Model S, è arrivata sul mercato l'anno successivo. La crescita produttiva delle auto Tesla è stata impressionante negli anni. Nel 2018 l'azienda ha tagliato il traguardo di mezzo milione di consegne, mentre nel 2021 ha raddoppiato il target. Per quest'anno, Tesla si è posto come obiettivo quello di toccare quota 2 milioni di immatricolazioni contando sul taglio dei prezzi.
La società si è quotata a Wall Street il 29 giugno 2010 a un prezzo IPO di 17 dollari, raggiungendo per la prima volta una capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari il 25 ottobre 2021, allorché le azioni hanno toccato circa quota 372 dollari. Il mese dopo il titolo è arrivato al massimo storico di 414,50 dollari. Per fare il confronto con il valore delle azioni quando la società è diventata pubblica, occorre però tener conto di due split azionari che nel frattempo la compagnia automobilistica ha effettuato: il primo nel 2020 con un frazionamento di 5:1; il secondo nel 2022 attraverso una suddivisione 3:1.
Tesla: le aree di business
La gran parte dei ricavi della società con sede a Austin, Texas, deriva dalle vendite automobilistiche, ma Tesla non è solo questo. La società ottiene anche altre tipologie di entrate, che di seguito illustreremo mettendo in evidenza la percentuale degli introiti rispetto al fatturato totale per i primi tre trimestri del 2023.
Crediti normativi
I crediti normativi, o crediti verdi o regulatory credits, sono dei particolari certificati previsti dal governo statunitense che vengono assegnati ai produttori di auto per monitorare le emissioni generate dai loro veicoli. Le aziende più virtuose ricevono una quantità maggiore di tali crediti e possono venderli ad altre che non sono nella norma. Il business dei crediti normativi di Tesla rappresenta lo 0,02% delle entrate complessive.
Leasing automobilistico
Il leasing automobilistico di Tesla costituisce anch'esso lo 0,02% del fatturato totale
Produzione e stoccaggio di energia
Il segmento produzione e stoccaggio di energia riguarda la progettazione, la produzione, l'installazione e la vendita (o affitto) di gruppi di accumulo di energia come i Powerwall per uso domestico e i Powerpack e Megapack per reti elettriche su aree estese. Questi si aggiungono ai Solar Roof, le tegole generatrici di energia solare, e ai pannelli solari tradizionali. Rispetto al totale del fatturato, il business produce il 6,4% dei ricavi.
Servizi e altro
La voce servizi e altro comprende tutta una serie di attività molto redditizie per Tesla. Intanto l'azienda dispone di Tesla Supercharger, la più grande infrastruttura di ricarica a pagamento del mondo. La rete comprende una serie di colonnine con potenza massima di 250 KW che permettono una ricarica completa in pochi minuti. La struttura è stata aperta anche ai proprietari di auto non Tesla. Altri servizi includono polizze assicurative per le proprie auto e Autobidder, una piattaforma di vendita di energia con cui coloro che producono nei propri impianti energia in eccesso la possono rivendere alla rete. Il segmento "Servizi e altro" contribuisce al fatturato totale per l'8,5%.
Tesla: com'è andata l'attività negli ultimi 5 anni
Gli ultimi 5 anni per Tesla sono stati contrassegnati da una crescita costante, con l'azienda che è diventata redditizia a partire dal terzo trimestre del 2019. L'arrivo della pandemia e la successiva crisi alla catena di approvvigionamento non hanno impattato più di tanto sulle performance della società guidata da Elon Musk. La capacità di determinazione dei prezzi e soprattutto di ridurre i costi tramite un'efficienza tecnologica senza pari hanno consentito a Tesla di mantenere alta la redditività, a differenza di buona parte delle case automobilistiche tradizionali. Di seguito esponiamo una tabella in cui vengono riportati i ricavi e il reddito netto della società per ogni trimestre degli ultimi 5 anni, nonché la redditività intesa come rapporto tra l'utile netto e il fatturato.
Come si può osservare, fino alla fine del 2022 sia i ricavi che i profitti hanno avuto un aumento costante in ogni trimestre su base annua. Poi però è successo qualcosa. Il rallentamento del ritmo delle vendite soprattutto in Cina, causato specialmente dalla straordinaria ascesa del colosso automobilistico locale BYD, ha spinto Tesla a ridurre il prezzo di alcuni suoi modelli di auto. Lo stesso è stato fatto negli Stati Uniti per via di una domanda che ha cominciato a risentire dell'inflazione. L'aumento dei tassi d'interesse attuato dalla Banche centrali e il rialzo del prezzo delle materie prime inoltre hanno fatto crescere i costi di input dell’azienda. Di conseguenza, anche con un fatturato superiore, i profitti e la marginalità di Tesla nel 2023 sono risultati più bassi.