Tesla è finita sotto indagine della Procura federale di Manhattan per
l'utilizzo di fondi aziendali finalizzato a un progetto segreto riguardante una casa in Texas per l'Amministratore delegato
Elon Musk. I magistrati stanno cercando informazioni attinenti a benefits pagati a Musk, alle spese di tutto il progetto e al motivo di tali spese.
Sul caso vi è anche un'inchiesta della
Securities and Exchange Commission. L'autorità finanziaria americana stabilisce delle regole relative alla
divulgazione di transazioni superiori a 120 mila dollari in cui un funzionario esecutivo esercita un interesse materiale. Tra l'altro le regole prevedono che quando la cifra supera i 10 mila dollari, eventuali vantaggi o altri benefici personali devono essere messi a conoscenza degli investitori.
Su questo aspetto, la SEC si è fatta sentire negli ultimi anni avviando azioni civili nei confronti di Amministratori delegati e alti funzionari di società quotate, come ad esempio Hilton Worldwide.
Tesla: il Progetto 42
Il mese scorso i membri del Consiglio di amministrazione di Tesla hanno iniziato ad indagare per verificare se le risorse aziendali fossero utilizzate in maniera impropria nell'ambito del Progetto 42. Si tratta di un progetto relativo alla costruzione di un edificio in vetro vicino al quartier generale della casa automobilistica di Austin. Gli amministratori della società hanno esaminato il progetto a seguito delle preoccupazioni riportate dai dipendenti su come Tesla prevedesse di utilizzare i milioni di dollari di vetro specializzato che aveva ordinato.
Negli ultimi anni Musk si è trasferito dalla California, puntando molto sul Texas. La ragione è derivata dalla considerazione non proprio positiva dello Stato in cui esercitava la sua dimora. "In California vi è eccesso di regolamentazione, di tassazione e di contenzioso", aveva detto. Viceversa, il Texas offre meno burocrazia e più benefici fiscali, come dimostra l'esenzione dalla tassazione sul reddito individuale e sulle plusvalenze.
Nervi tesi tra Tesla e le autorità USA
Gli attriti tra Tesla e le autorità americane si estendono ad altri casi, come quello della guida autonoma. I procuratori federali e la SEC stanno indagando per verificare se il produttore di veicoli elettrici abbia ingannato clienti e investitori sulle prestazioni di Autopilot, il sistema avanzato di assistenza alla guida.
Alcune indiscrezioni riferiscono anche che la casa automobilistica di Austin avrebbe esagerato nel divulgare la distanza che i suoi veicoli potevano percorrere dopo una singola carica della batteria. E su questo il Dipartimento di Giustizia vuole vederci chiaro.
Le schermaglie tra Tesla e la SEC alludono anche ai tweet di Musk del 2018 per rendere privata l'azienda. Secondo l'istituto guidato da Gary Gensler il messaggio ha violato la legge federale sui titoli e, per risolvere la questione, Musk e la società hanno accettato un'ammenda di 20 milioni di dollari. Da allora il CEO di Tesla ha riferito che la SEC usa questo pretesto per chiedere continuamente informazioni inutili.