Target ha superato le attese di Wall Street su utili e ricavi nel secondo trimestre fiscale. Questo non è bastato però per sostenere il titolo, in calo di oltre il 10% in apertura di contrattazioni del NYSE dopo l’annuncio del nuovo CEO e il perdurare del calo nelle vendite. Vediamo tutti i dettagli e le prospettive.
Target: Michael Fiddelke nuovo CEO per rilanciare il retailer
Dal 1° febbraio 2026 Michael Fiddelke, attuale Chief Operating Officer ed ex CFO, prenderà le redini del gruppo al posto di Brian Cornell, che diventerà presidente esecutivo del CdA. Con oltre 20 anni di esperienza in Target, Fiddelke ha dichiarato di voler agire subito per riportare il retailer “al meglio delle sue potenzialità”.
Le priorità di Fiddelke saranno tre: riconquistare l’immagine di marchio capace di offrire prodotti distintivi e di tendenza, migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti e sfruttare la tecnologia per aumentare efficienza e competitività, in un contesto competitivo dominato da giganti come Walmart (che domani pubblicherà i conti) e Amazon.
I numeri della trimestrale
Nel trimestre chiuso il 2 agosto, Target ha riportato utili per 935 milioni di dollari (2,05 dollari per azione) contro 1,19 miliardi di un anno fa. I ricavi sono stati pari a 25,21 miliardi, sopra le attese degli analisti (24,93 miliardi), ma in calo rispetto ai 25,45 miliardi dello stesso periodo del 2024.
Le vendite comparabili, che includono e-commerce e negozi aperti da almeno 13 mesi, sono scese dell’1,9% su base annua. Le transazioni sono diminuite dell’1,3%, con uno scontrino medio in flessione dello 0,6%. La pressione sugli utili è arrivata anche da maggiori sconti, cancellazioni di ordini e un mix di vendite orientato a categorie a basso margine come elettronica e giocattoli.
In controtendenza invece il digitale, che ha mostrato segnali positivi: le vendite online sono cresciute del 4,3% e i ricavi non legati al retail (pubblicità, marketplace e programmi fedeltà) hanno registrato una crescita del 14,2%.
Target: guidance 2025 confermata
Nonostante un calo del 60% delle azioni rispetto ai massimi del 2021 e quattro anni di vendite stagnanti, Target ha confermato la guidance per l’intero anno: ricavi in flessione a una cifra bassa e utili adjusted per azione compresi tra 7 e 9 dollari.
Target ha riconosciuto di aver perso terreno in categorie storicamente forti come l’home decor, ma Fiddelke ha indicato segnali incoraggianti con il lancio di nuove linee a marchio proprio, tra cui articoli Disney e Marvel per bambini.
Sul fronte partnership, l’azienda dovrà fare i conti con la fine dell’accordo con Ulta Beauty, che aveva portato mini-shop in circa un terzo dei negozi Target. L’intesa terminerà nel 2026, ma la società resta fiduciosa sulla crescita autonoma della divisione beauty.