Stellantis lancerà il primo pick-up elettrico a idrogeno tra la fine del 2026 e il 2027. Ad annunciarlo è stato l'Amministratore delegato Carlos Tavares nell'ambito dell'inaugurazione della prima gigafactory di Symbio - joint venture paritaria tra Forvia, Michelin e Stellantis in Francia - dedicata alla produzione di celle a combustibile a idrogeno.
Il top manager ha precisato che l'azienda dovrà lavorare per risolvere il tema chiave rappresentato dal costo di realizzazione dei singoli componenti. Il prezzo del veicolo, che porterà il marchio Ram, quindi dipenderà da quanto la società riuscirà a contenere le spese per sviluppare la tecnologia e ovviamente dal costo dell'idrogeno.
"Dopo una prima fase dogmatica nell'approccio alla transizione energetica, ora vediamo che si sta instaurando una reale competizione tra i veicoli elettrici e le altre tecnologie - fuel cell, motori con idrogeno a iniezione diretta, e-fuels", ha dichiarato Tavares. "Questa competizione è visibile e nei prossimi anni vedremo qual è la soluzione migliore e più accessibile in modo naturale, senza sussidi, quale sarà più efficiente in termini di portata, tempi di ricarica, volumi, sicurezza e performance".
Stellantis: il pick-up è un'opportunità?
La costruzione del pick-up elettrico a idrogeno è perfettamente in linea con l'obiettivo di Stellantis di arrivare all'elettrificazione completa della sua gamma di veicoli entro il 2035, superando le resistenze legate allo stile di vita dei consumatori, in particolare negli Stati Uniti. "La resistenza a tutto quello che è elettrificato negli Stati Uniti per noi è un'opportunità. I consumatori americani sono molto propensi a proteggere il loro lifestyle, ma sono consapevoli di una sfida sul fronte ambientale nell'utilizzo del pick-up", ha detto Tavares. Quindi, una soluzione che permetta alle persone di lasciare inalterato il proprio stile di vita riducendo nel contempo l'impronta carbonica rappresenta una vittoria, a giudizio del Ceo.
Ma quanto è sicuro il nuovo veicolo all'idrogeno? Su questo punto Tavares ha fornito ampie rassicurazioni. "Tutti i crash test che abbia eseguito dimostrano una solidità nei serbatoi e per ora la prospettiva è buona", ha detto.
Il problema semmai è un altro. In Paesi come la Francia, la società dà priorità all'industria rispetto ai dispositivi di mobilità, in quanto è consapevole che le emissioni più impattanti sono quelle industriali, sottolinea Tavares. Per questo, "in Francia useremo la produzione di idrogeno a livello di industria e non partiremo dai veicoli", ha affermato.
Vanno comprate le azioni in Borsa?
Le azioni Stellantis continuano il loro gran momento di forma, inanellando la quinta seduta consecutiva in verde alla
Borsa di Milano. Dal 29 novembre il titolo ha guadagnato oltre 9 punti percentuali, portando il
rialzo da inizio anno a poco più del 54%.
Quanto è bastato per spingere gli analisti di UBS ad alzare il target price sulle azioni da 20,5 a 22 euro, confermando la raccomandazione "Buy". L'ultima sessione a Piazza Affari si è conclusa con valore del titolo Stellantis di 20,46 euro, +0,79% rispetto al dato precedente.