Le azioni Snap affondano a Wall Street dopo dati trimestrali sotto le stime ed una guidance preoccupante. La società che gestisce il social Snapchat ha riportato un rallentamento nella crescita delle vendite, avvertendo che la pubblicità potrebbe rimanere fiacca per un po' di tempo. "Prevediamo che l'ambiente operativo continuerà ad essere impegnativo nei prossimi mesi", ha comunicato l'azienda.
Gli investitori hanno reagito malamente, subissando di vendite il titolo, che ha perso oltre il 27% nelle contrattazioni post-chiusura della Borsa americana. Le azioni Snap sono scese di circa l'80% quest'anno, per effetto soprattutto dei timori recessivi, della guerra Russia-Ucraina e dei cambiamenti sulle regole della privacy di Apple che hanno pesato sulla spesa pubblicitaria degli inserzionisti. Proprio quest'ultima è stata la nota dolente di questa trimestrale, anche alla luce della concorrenza esercitata dalla piattaforma TikTok di ByteDance.
Di riflesso alla trimestrale di Snap, anche le azioni di altre società che dipendono dalla pubblicità sono state colpite dalle vendite nell'after hours. Meta Platforms ad esempio è scivolata del 3,95%, Alphabet ha ceduto l'1,88%, Pinterest è precipitata del 7,14%. Nel complesso, tenendo anche conto dell'andamento di anche altre società particolarmente dipendenti dalla pubblicità come Spotify e Roku, le vendite nell'after hours hanno comportato una perdita di capitalizzazione stimabile in oltre 40 miliardi di dollari.
Snap: tutti i numeri della trimestrale
Nel trimestre che va da luglio a settembre, la società con sede a Santa Monica, in California, ha generato un fatturato di 1,13 miliardi di dollari, il 6% in più rispetto allo scorso anno. Si tratta del tasso di crescdita minore da quando l'azienda si è quotata in Borsa, nel 2017. Inoltre, l'incremento è inferiore dell'8% stimato in precedenza e poco più basso delle aspettative del consensus (1,14 miliardi di dollari). Per quanto riguarda il risultato netto di bilancio, vi è stata una perdita di 360 milioni di dollari, con un incremento del 400% rispetto al passivo di 72 milioni dello stesso periodo del 2021. Tuttavia, il dato ha rispettato le aspettative. Nel frattempo, è stata fatta una drastica ristrutturazione aziendale con il licenziamento dei 6.500 lavoratori, oltre alla riduzione di investimenti in alcuni rami.
L'azienda ha visto aumentare gli utenti attivi giornalieri del 19% a 363 milioni anno su anno e ha annunciato il riacquisto di azioni ordinarie di classe A fino a 500 milioni di dollari. L'Amministratore Delegato Evan Spiegel ha affermato: "Questo trimestre abbiamo intrapreso azioni per focalizzare ulteriormente la nostra attività sulle nostre tre priorità strategiche: far crescere la nostra comunità e approfondire il loro impegno con i nostri prodotti, riaccelerare e diversificare la nostra crescita dei ricavi e investire nella realtà aumentata".
Snap: la guidance
Riguardo al trimestre in corso, la società non ha fornito moltissimi dettagli in merito a ricavi e utili, per effetto delle incertezze legate al contesto generale. Tuttavia, ha affermato che i ricavi sono aumentati del 9% finora, aspettandosi un rallentamento fino alla fine del 2022. Quanto agli utili, la crescita dovrebbe essere piatta, con una stima dei profitti rettificati intorno ai 200 milioni di dollari.
"Mentre questi risultati sono lontani dalle nostre aspirazioni, stiamo usando questo periodo di riduzione della domanda per portare avanti e accelerare i cambiamenti alla nostra piattaforma pubblicitaria e alle dinamiche delle aste, che riteniamo forniranno risultati migliori per i nostri partner pubblicitari a lungo termine", ha affermato la società. Spiegel però ha inoltre precisato che potrebbero essere necessarie ulteriori misure di ristrutturazione. "Non abbiamo certamente finito con questo processo perché vediamo più opportunità di semplificare e migliorare il modo in cui serviamo i nostri partner pubblicitari", ha detto agli analisti.