Le azioni energetiche quest'anno sono state le grandi protagoniste a Wall Street. In un contesto di debolezza generalizzata, il settore energetico si è rivelato l'unico a muoversi in controtendenza. I dati lo dimostrano: l'indice generale S&P 500 ha perso oltre il 20% da inizio anno, finendo in territorio ribassista, mentre il comparto energia ha guadagnato oltre 50 punti percentuali.
A determinare questo andamento positivo è stata la crisi energetica, esplosa con la guerra Russia-Ucraina. Il gas quotato alla Borsa di Amsterdam è salito di venti volte rispetto ai minimi del 2021, mentre il greggio ha raggiunto livelli che non vedeva dal 2008. Giocoforza, le società del settore hanno realizzato profitti enormi.
Azioni energetiche: ecco perché il trend può cambiare
La situazione potrebbe però cambiare: dai dati rilasciati da S&P Global Market emerge che lo "short interest" su questi titoli è salito al 3,9%, il livello massimo dal 2020. Lo "short interest ratio" misura la quantità di titoli che sono stati venduti allo scoperto (short). Se il numero cresce, significa che gli operatori che stanno puntando contro quelle azioni sta aumentando (al momento sullo S&P500 lo short interest ratio si attesta al 2%).
È probabile che gli operatori, in vista dell'arrivo della recessione (e quindi di minori consumi di prodotti energetici), stiano rivalutando i titoli facenti parte di questo settore.
Azioni energetiche: per Goldman Sachs sono ancora da comprare
I dati mostrano che il mercato sta rivedendo il suo posizionamento nei confronti del comparto energetico ma, secondo Goldman Sachs, questi titoli presentano ancora ancora margini di crescita. Alla luce della correlazione positiva con i prezzi del petrolio, che gli analisti della banca d'affari stimano a 115 dollari al barile nei prossimi sei mesi, Goldman Sachs stima che le società energetiche dovrebbero essere ancora in grado di generare profitti superiori rispetto alla media.
Tra l'altro, la banca evidenzia come, quando vi è una crescita economica inferiore alla media e l'inflazione si rivela più alta delle attese, i titoli energetici sono quelli che ottengono le migliori performance.