OpenAI oggi vale 86 miliardi di dollari, il che rende la società americana di intelligenza artificiale una delle start-up di maggior di maggior valore al mondo. La valutazione scaturisce dall'accordo completato la settimana scorsa che prevede, sotto la guida della società di venture capital Thrive Capital, un'
OPA da parte di un gruppo di venture capitalist. Questo permetterà ai dipendenti di OpenAI di vendere le proprie azioni. L'operazione, quindi, non sarà finalizzata per raccogliere nuovi fondi come in un tradizionale round di finanziamento. I soggetti che entreranno nel capitale di OpenAI saranno, oltre Thrive Capital, anche Sequoia Capital, Andreesen Horowitz e K2 Global.
La vendita delle azioni era già stata programmata lo scorso anno, ma aveva subito dei ritardi a seguito dell'estromissione a novembre dell'Amministratore delegato
Sam Altman, successivamente reintegrato. Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche,
la valutazione attuale di OpenAI potrebbe salire fino a oltre 100 miliardi di dollari, sulla base di discussioni in atto per la raccolta di nuovi finanziamenti. E inoltre, Altman sta trattando con alcuni investitori per ottenere ulteriori fondi da investitori stranieri per un
grande progetto a livello mondiale sui semiconduttori e sull'espansione della capacità di alimentare l'intelligenza artificiale.
OpenAI: un'azienda in continua crescita
Da oltre un anno OpenAI è sulla cresta dell'onda nel campo dell'AI (Artificial Intelligence) grazie all'impatto rivoluzionario avuto dal chatbot ChatGPT. Il lancio del prodotto ha scatenato la frenesia dell'intelligenza artificiale spingendo colossi come Microsoft a investire 13 miliardi di dollari.
I prodotti della start-up con sede a San Francisco sono in continua evoluzione e si arricchiscono di importanti novità. L'ultima è arrivata la scorsa settimana, quando è stato rilasciato il generatore text-to-video Sora, che è in grado di riprodurre video clip basati su promt di testo. "Sora è in grado di creare rapidamente video della durata di un minuto che rappresentano scene complesse con più personaggi, tipi di movimento specifici e dettagli accurati del soggetto e dello sfondo", ha dichiarato la società in un post sul blog. Inizialmente, lo strumento sarà utilizzato da un numero limitato di creator, mentre l'azienda testerà attraverso un team di esperti la sicurezza del prodotto prima di includerlo tra quelli attualmente commercializzati.
Il successo di OpenAI ha permesso all'azienda di raggiungere il traguardo dei 2 miliardi di dollari di fatturato annuo a dicembre 2023. Una cifra, questa, che la società è convinta di poter più che raddoppiare entro il 2025 in virtù del fatto che i clienti business stanno adottando in maniera crescente l'intelligenza artificiale generativa sul posto di lavoro.